Ftalati, cosa sono e dove si trovano questi nemici della salute

 

Dove si trovano gli ftalati?
Alcuni cibi molto comuni possono contenere delle alte concentrazioni di ftalati: si tratterebbe in particolare di carne, soprattutto pollame, latte intero, panna, margarina e alcuni oli da cucina. I ricercatori hanno raccolto i dati provenienti da  studi che si sono occupati di misurare le concentrazioni di queste sostanze pericolose nei prodotti alimentari e che hanno preso in considerazione diversi tipi di dieta. I risultati sono stati significativi perché il regime alimentare considerato meno a rischio  è quello basato sul consumo prevalente di frutta e verdura, mentre la dieta a base di carni e latticini è risultata piuttosto pericolosa, soprattutto per i bambini. La contaminazione degli alimenti, secondo gli studiosi, avverrebbe perché gli ftalati possono passare dai materiali ai cibi stessi. Si tratta più che altro di materiali in PVC, che servono a costruire i guanti usati per preparare gli alimenti, i nastri trasportatori e le pellicole per gli imballaggi.

Tra l’altro gli ftalati si possono rintracciare anche in quegli inchiostri o negli adesivi che vengono posti sugli involucri e sulle confezioni che contengono gli alimenti. Gli effetti sulla nostra salute derivanti dall’esposizione a bassi livelli di ftalati sono sconosciuti. In attesa di un verdetto condiviso dalla comunità scientifica, le legislazioni statunitense ed europea hanno introdotto alcuni limiti all’utilizzo di specifici tipi di ftalati nei giocattoli per bambini che non possono essere presenti in concentrazioni superiori allo 0,1%. Gli ftalati sono ovunque: nei detergenti per la pulizia della casa, nello shampoo, nel bagnoschiuma, nei cosmetici, nei profumi, nel cibo, nei rossetti e nei dispositivi medici. Perfino il latte contenuto in recipienti di vetro può esserne stato contaminato. Sì, perché nella fase della mungitura, effettuata con dispositivi di materiale plastico, il DEHP, estremamente solubile in sostanze grasse, potrebbe unirsi al latte e poi finire nella bottiglia che giudichiamo innocua.  Si tratta di un nemico invisibile che colpisce quando meno te lo aspetti!