Uova e colesterolo: quante se ne possono mangiare in una settimana?

Una dieta varia ed equilibrata è alla base di una vita sana; mangiare un po’ di tutto è fondamentale per avere i giusti nutrienti per l’organismo, soprattutto se abbiamo delle patologie particolari che stressano il nostro corpo. In alcuni casi, però, non è possibile mangiare proprio tutto e alcuni alimenti andrebbero evitati o, almeno, limitati a poche porzioni a settimana. In alcuni casi, come in caso di celiachia, è impossibile mantenere gli alimenti incriminati nella dieta, dunque è necessario ricorrere a ricette gluten free per i dolci e altri piatti. In altri, più fortunati, si possono limitare i cibi considerati più pesanti o nocivi moderandone l’assunzione.

È il caso delle uova, alimento da sempre considerato (spesso a torto) difficile da digerire e nemico giurato del fegato, nonché portatore di innalzamento anomalo del colesterolo. In realtà, il colesterolo “cattivo” (LDL) è soggetto ad aumenti ogni volta che introduciamo un alimento di origine animale o mangiamo cibi che contengono grassi saturi. Il colesterolo è pericoloso per le arterie, dunque per il sistema cardiocircolatorio, per questo l’alimentazione sana e una regolare attività sportiva, anche dopo i 50 anni, ci permetteranno di restare in salute.

Tornando alle uova, quindi, qual è la porzione settimanale corretta? Se si presentano già situazioni in cui il colesterolo è alto, le uova andrebbero evitate del tutto, perché questo alimento è effettivamente una piccola bomba di colesterolo già di per sé. Poiché il nostro organismo produce già la quantità necessaria di colesterolo, introdurre un alimento che ne è ricco potrebbe portare ad avere problemi di salute. Se, al contrario, il vostro colesterolo è nella norma, potete concedervi fino ad un massimo di 4 uova a settimana. La parte che contiene il colesterolo, nelle uova, è il tuorlo, mentre l’albume ne è privo; questo significa che se volete preparare delle omelette o delle frittate leggerissime e light, potete utilizzare solo il bianco dell’uovo, eliminando il rosso.