Curare l’ovaio policistico con l’alimentazione

di francesca


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Come succede con quasi tutte le malattie, anche per l’ovaio policistico l’alimentazione gioca un ruolo importante.

La policistosi ovarica è una condizione clinica molto frequente ed  è caratterizzata da disfunzione ovarica, disordini mestruali e disordini endocrinologici tra cui irregolarità mestruale(dismenorrea, amenorrea, infertilità, oligomenorrea, metrorragia), iperandrogenismo (acne, alopecia, irsutismo), obesità e diabete di tipo 2.

E’ stato osservato che nelle donne con questo disturbo ci sono livelli alti di insulina nel sangue (iperinsulinemia) e una ridotta risposta dei tessuti all’insulina stessa (insulinoresistenza) che è la causa del diabete di tipo 2.

Come deve essere la nostra dieta per aiutarci a combattere questo disturbo?

  1. Quando ci viene diagnosticato l’ovaio policistico, la prima cosa che dobbiamo fare è trattare efficacemente la resistenza all’insulina. Quindi la nostra dieta deve essere ricca di carboidrati complessi e alimenti integrali.
  2. Devono essere evitati i carboidrati semplici e raffinati come la farina 00, il riso bianco, la pasta ed il pane bianco, i prodotti da pasticceria ecc.
  3. Attenzione anche alle diete iperproteiche che sono altamente sconsigliate in questi casi e, anzi, possono aggravare ulteriormente il problema!
  4. Aumentiamo il consumo di frutta (a basso indice glicemico) e della verdura. Contengono tante fibre che ci aiutano nel regolamento del glucosio e dell’insulina con la conseguente diminuzione di produzione ovarica di androgeni. In più le fibre ci aiutano anche a dimagrire (che non fa mai male).
  5. E’ fondamentale scegliere alimenti privi di tossine o di ormoni. Per questo dobbiamo ridurre il consumo di carne al massimo, fatto salvo per il pesce, perché contiene sia tossine che ormoni che possono aggravare ulteriormente il problema.
  6. Le persone che soffrono di questa patologia, secondo uno studio pubblicato nel Journal of Clinical Endocrinology & Metabolismo, possono trarre beneficio da integratori di olio di pesce, vitamine del gruppo B, in particolar modo la B6 (che potete trovare  ad esempio nei cereali o nella frutta e verdura)  e acido folico e attività fisica quotidiana.

Seguite queste semplici ma pratiche istruzioni e vedrete che miglioramenti!

Dott.ssa Maria Papavasileiou
Dietista– Nutrizionista
Skype: dieta.milano
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