Cosa succede se si mangiano troppe lenticchie?

di Alice Marchese


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Le lenticchie sono dei legumi ottime per il proprio benessere e perfette per regolarizzare lo stomaco. Appartengono alla famiglia delle Fabaceae/Leguminose. Si tratta del legume consumato da più tempo nella storia dell’umanità. Nonostante siano degli alimenti salutari, è bene limitarne il consumo soprattutto se si è predisposti ad avere problemi intestinali. Scopriamo perché!

Proprietà

100 grammi di lenticchie contengono circa 116 kcal. Un livello buono, in linea con gli altri legumi e che fa di questo ingrediente un valido alleato nelle diete ipocaloriche.

Solitamente è priva di grassi (se ne contano appena 0,4g per ogni etto) e colesterolo, povera di sodio e con circa il 20% di carboidrati, di cui il 2% è composto da fibre. Le proteine costituiscono il 9% del peso complessivo.

Dal punto di vista delle vitamine e dei sali minerali, la lenticchia ha buoni livelli di vitamina A, C e B6 nonché di calcio, magnesio e ferro.

In particolare il ferro contenuto in un etto di lenticchie apporta quasi il 40% della dose giornaliera raccomandata dai medici; il fosforo contenuto vale per il 20,9% della RDA e il selenio per il 7,3%.

Leggi anche: Lenticchie: tutte le proprietà, i benefici e i valori nutrizionali

Quali sono i benefici

Le lenticchie sono perfette per una zuppa, oppure come un semplice contorno. Essenziali nelle diete vegetariane e vegane perché possono rappresentare un buon sostituto delle proteine animali. Giovano al corpo perché permettono di acquisire sali minerali e prevengono la stitichezza.

Che succede se mangiamo troppe lenticchie

Gli effetti collaterali si manifestano con l’eccesso. Soprattutto per quanto riguarda reazioni intestinali (meteorismo, aerofagia, dissenteria, difficoltà di digestione). L’effetto è dovuto soprattutto alla buccia, le cui fibre non sono naturalmente digeribili dall’intestino.

Per questo motivo, è consigliabile nei soggetti predisposti il consumo di lenticchie decorticate, ovvero private meccanicamente della buccia. Allo stesso modo, il consumo è sconsigliato in chi soffre di problemi all’apparato urinario o chi è affetto da gotta e ulcere.

Come sceglierle

C’è una varietà incredibile di lenticchie pronte cioè per il consumo, dunque è difficile scegliere quella giusta. Solitamente è sempre quello di preferire il prodotto essiccato, che può essere consumato previo ammollo.

Il tutto dipende da quello che si vuole realizzare. Perché se si vuole fare una vellutata di lenticchie sono ideali quelle rosse o gialle; le lenticchie di Altamura sono adatte per preparare hamburger vegani, mentre le lenticchie nere si possono servire in insalata.

In generale la lenticchia deve avere dimensione e colore analoghi, essere dura e di forma sostanzialmente tondeggiante.

Leggi anche: La caponata di lenticchie, un must della cucina siciliana rivisitato con i legumi

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