In occasione della Settimana europea per la prevenzione del cancro del collo dell’utero (o della cervice uterina), la Società francese di colposcopia e patologia cervico-vaginale (SFCPCV) ha ricordato alcuni elementi chiave della prevenzione di questa patologia.
Un test di screening per il cancro cervicale deve essere effettuato in tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 65 anni. “Lo scopo è diagnosticare lesioni precancerose per poterle curare e quindi per prevenire la comparsa del cancro della cervice. Queste lesioni non sono visibili all’esame ginecologico e sono asintomatiche (nessun dolore né altra manifestazione)”, hanno specificato gli esperti.
Lo screening del cancro cervicale è oggi più efficace. Nelle donne sopra i 30 anni, si basa sul test HPV: “Consente di rilevare meglio e di allungare l’intervallo di tempo tra due test, ora effettuati ogni 5 anni nelle donne HPV negative tra i 30 e i 65 anni”.
“La vaccinazione anti-HPV è estremamente efficace”, dicono gli esperti. È consigliato a tutte le ragazze e ragazzi dagli 11 ai 14 anni, con possibilità di recupero fino alla fine del 19° anno. Consente di prevenire la comparsa di una lesione precancerosa e di cancro della cervice con un’efficacia tanto maggiore quanto più precoce è la vaccinazione.
Il ancro della cervice, almeno nelle fasi iniziali, è spesso asintomartico. Quali sono i campanelli d’allarme da attenzionare. Se si manifestano, si consiglia di effettuare un controllo ginecologico, anche per escludere altre patologie: