Il colpo di calore è causato da una temperatura esterna particolarmente elevata, una scarsa ventilazione ed un alto tasso di umidità.Si può quindi verificare non solo all’aperto, ma anche, e soprattutto, all’interno di un abitacolo di una macchina esposta al sole.
In particolare è sufficiente una temperatura sui 30-35 °C con alto tasso di umidità, superiore al 60-70%, per determinare un colpo di calore che, paradossalmente può non verificarsi con temperature anche più elevate ma in assenza di umidità.
Le temperature anche elevate vengono tollerate bene se l’umidità è intorno al 30%, mentre intorno al 50% possono iniziare i primi segni di malessere, che diventano sempre più frequenti man mano che aumenta il tasso di umidità.
L’umidità eccessiva non consente al sudore di evaporare dal nostro corpo e, quindi, di abbassare dapprima la temperatura cutanea e successivamente la temperatura interna.
Il colpo di sole è provocato da una diretta esposizione ai raggi solari per un lungo periodo, senza un’adeguata copertura della testa. Esso è, perciò, la reazione improvvisa ad una prolungata esposizione solare, tale da provocare un’eccessiva perdita di liquidi e di sali minerali che può portare allo svenimento. Si tratta della così detta insolazione. Caratteristica del colpo di sole, rispetto a quello di caldo, è la scottatura di 1° e 2° grado e conseguente eritema.
Per evitare colpi di calore, innanzitutto è bene evitare di uscire nelle ore più calde della giornata.
Se i sintomi sono sin dall’inizio gravi o la persona soccorsa stenta a riprendersi è indispensabile chiamare un’ambulanza per il trasporto al Pronto Soccorso. Non è consigliabile accompagnare la persona con la propria auto, soprattutto se la giornata è molto calda e se batte il sole: il tragitto in un ambiente non attrezzato potrebbe provocare dei peggioramenti alla situazione.