Anoressia nervosa, sintomi e terapie

di francesca


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Si chiama anoressia nervosa ed è uno dei più diffusi disturbi alimentari che comporta una perdita di peso tale che per molti pazienti questa patologia  si rivela una delle principali cause di morte. Come la bulimia è una malattia molto complessa che necessita di essere affrontata sia dal punto di vista alimentare che psicologico.

L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare dovuto al terrore di ingrassare, cosa che comporta molto spesso malnutrizione, denutrizione e persino rifiuto del cibo. Oltre al deperimento dell’organismo una nutrizione insufficiente può causare disturbi ormonali, metabolici,  cardiaci, per non parlare di fragilità delle ossa e di altri disturbi che possono, a lungo andare, portare alla morte. Fate attenzione, però, a non confondere l’anoressia nervosa, con l’anoressia che di fatto è un sintomo più che una malattia.

L’anoressia è  il sintomo che descrive una riduzione sostanziosa nell’alimentazione di una persona, e che può essere la manifestazione di  molteplici malattie, ma non è necessariamente collegata all’anoressia nervosa, che è invece una malattia vera e propria che porta la persona che ne è affetta, a vivere la paura di ingrassare come un’ossessione che porta inevitabilmente al rifiuto del cibo, che è appunto uno dei sintomi più evidenti dell’anoressia. Colpisce in  misura maggiore la popolazione femminile, ma ciò non esclude che ne possano soffrire anche gli uomini.

Sintomi e Diagnosi
Se avete il dubbio che vostra figlia possa soffrirne, rivolgetevi immediatamente ad un medico che confermerà che si tratti di anoressia  o meno. Genitori apprensivi spesso tendono a confondere inappetenza e magrezza con un disturbo del comportamento alimentare. Vediamo quindi quali sono i campanelli d’allarme.

  • Rifiuto del cibo e volontà di chi ne è affetto a mantenere il peso corporeo al d sotto della media.
  • Paura ossessiva di prendere peso o di diventare grassi, anche in quei casi in cui c’è un evidente sottopeso.
  • Alterazione nel modo in cui un soggetto percepisce il peso e la forma del corpo, che sfocia in episodi di bassa autostima.
  • Nelle donne provoca spesso amenorrea, cioè assenza di almeno tre cicli mestruali, negli uomini invece un notevole calo del desiderio sessuale dovuto agli squilibri di testosterone.
  • Dal punto di vista psichiatrico possono presentarsi gravi disturbi quali depressione, ansia, disturbi della personalità,  disturbi ossessivo-compulsivo. Ecco perché è fondamentale che il paziente venga seguito simultaneamente da uno nutrizionista e da uno psicologo.

Esistono due sottotipi di anoressia nervosa:

  • Con restrizioni: in quei soggetti che  presentano abbuffate o condotte di eliminazioni, come vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, o diuretici.
    con abbuffate/condotte di eliminazione: nei casi in cui  ad abbuffate segua il vomito autoindotto, atteggiamento molto diffuso tra gli adolescenti affetti da anoressia nervosa.
  • Con abbuffate/condotte di eliminazione: nei casi in cui  ad abbuffate segua il vomito autoindotto, atteggiamento molto diffuso tra gli adolescenti affetti da anoressia nervosa.

Cause
Nonostante diversi studi dimostrino che i geni possono avere un ruolo nella predisposizione alla malattia, la maggior parte dei ricercatori ritiene che i fattori principali siano di tipo psicologico. In generale gli anoressici tendono ad avere una scarsa autostima, e tentano di compensare tale lacuna con il digiuno che dovrebbe consentire al malato di avere un aspetto migliore.

La situazione ovviamente viene aggravata dai modelli culturali indotti dalla società, per cui nella mente dell’adolescente magro è bello,  e così l’unico modo di rendere la propria vita migliore è il digiuno. In qualche caso possono anche manifestarsi cambiamenti di tipo sessuale.

All’origine dell’anoressia nervosa può anche esserci un evento particolarmente doloroso, la morte di una persona cara o un abbandono. A determinarne l’insorgenza, in alcuni casi, concorrono anche fattori di tipo familiari, come un eccessivo rigore o la chiusura al dialogo. Non è mai facile stabilire quale sia il caso del paziente, ecco perché è necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta se non ad uno psichiatra nei casi più gravi.

Cura e terapia
Può variare in relazione allo stadio della malattia e alla volontà del paziente: la maggior parte dei giovani non riconosce il problema. Ecco perché in questi casi viene consigliato il ricovero presso strutture specializzate, e in ospedale nel caso in cui il paziente abbia perso più del 30% del peso corporeo normale.

Anche la terapia familiare è molto importante, specialmente se si tratta di un adolescente. Il medico prescriverà inoltre una dieta ricca di Sali minerali e vitamine, e integratori al fine di correggere la carenza di zinco. Nei casi più preoccupanti oltre agli integratori vanno somministrati al paziente stimolanti dell’appetito, antidepressivi e ansiolitici.

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria