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Alla scoperta dell’amaranto: tutte le proprietà e le controindicazioni
Stampa articoloL’amaranto è una pianta originaria del Perù, dai chicchi commestibili e solitamente consumati in modi simili ai cereali, tant’è che l’amaranto si conosce come pseudo-cereale. Oltre ad essere gluten free, l’amaranto, è anche privo di proteine complesse che si trovano invece nel grano, nella segale e nell’orzo. L’amaranto può essere utilizzato per fare zuppe, e piatti senza glutine con tutta la bontà di un cereale.
Proprietà dell’amaranto
Prima tra le proprietà dell’amaranto c‘è la sua capacità, grazie ad i fitosteroli in esso presenti, di aiutare a ridurre i livelli di colesterolo, inclusi i livelli di LDL e trigliceridi.
Le sue proprietà antiinfiammatorie possono ridurre dolori e infiammazioni legate a situazioni croniche come quelle del diabete, le malattie cardiache e l’ictus.
L’amaranto è un’ottima fonte di proteine digeribili, mentre ha una buona quantità di lisina che aiuta il corpo ad assorbire il calcio, costruire i muscoli e produrre energia. Grazie al suo altissimo contenuto in fibre, l’amaranto aiuta la digestione, la pressione sanguigna e rallenta l’assorbimento degli zuccheri ma è anche una ricca fonte di minerali come il calcio, il magnesio e il rame e di molte vitamine essenziali, tra cui A, C, E, K, B5, B6, folati, niacina e riboflavina che agiscono come antiossidanti e sono implicati nel controllo degli ormoni.
Controindicazioni dell’amaranto
L’amaranto non ha vere e proprie controindicazioni, se non casi poco noti e quasi sconosciuti di intolleranza a questo super-cibo. In alcuni casi la sua grossa quantità di lisina ha causato un reazione di eccessivo assorbimento di questa proteina. Specialmente i bambini possono essere intolleranti a proteine lisinuriche che possono causare diarrea e dolore allo stomaco.
Un importante effetto collaterale dell’amaranto è che la lisina aumenta l’assorbimento del calcio, pericoloso in alcuni casi di cattivo metabolismo di questo elemento nel corpo. In alcuni casi, l’amaranto può risultare indigesto e dare piccoli crampi allo stomaco. E’ meglio perciò provare a mangiare questo cibo in piccole quantità e aumentarle via via che si scopre di non esservi intolleranti.
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