Da un po’ di tempo a questa parte gli studiosi stanno cercando una via alternativa ai farmaci per ridurre il dolore forte e continuo provato dai pazienti oncologici ricoverati in ospedale. Dopo svariati studi una recente indagine pubblicata sulla rivista scientifica “Cancer” sembra aprire nuovi allettanti scenari. Lo studio Secondo la recente ricerca sarebbe sufficiente […]
6 benefici per la salute della musica classica
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Quante di voi ascoltano abitualmente musica classica? Poche, lo sappiamo! Ma da oggi in poi dobbiamo impegnarci tutti un po’ di più a mixare i vari generi ed inserire nelle nostre playlist anche dell’ottima musica classica. Non solo perché è meravigliosa e alla base di tutto ciò che ascoltiamo al giorno d’oggi, ma anche perché la musica classica fa bene alla salute. Sono molti, infatti, gli studi che hanno confermato i benefici della musica classica sul nostro corpo. Meno stress, maggior stimolazione del cervello, qualità del sonno, miglior pressione sanguigna e tanti altri effetti positivi che non possiamo proprio ignorare. Facciamo largo a Bach, Mozart, Strauss e Beethoven e iniziamo a voler bene al nostro organismo in modo semplice e alternativo!
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Migliora l’attività celebrale complessa
La musica classica favorisce le attività cerebrali complesse come lo studio, gli esercizi matematici e il gioco degli scacchi, migliorando anche la percezione spazio-temporale. È stato anche dimostrato che i bambini che seguono lezioni di musica hanno una crescita superiore del Q.I. rispetto a quello sviluppato dalle altre attività extrascolastiche. Inoltre, la musica classica ha la capacità di aumentare l’attività dei geni coinvolti nell’apprendimento, nella memoria e nella produzione dell’ormone del piacere, la dopamina, donando una piacevole sensazione di benessere psicologico.
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Attenua il dolore cronico
Un altro effetto benefico della musica classica è quello di attenuare il dolore persistente, dovuto a malattie croniche come osteoporosi, artrite e artrosi. Inoltre, la musica classica sembra essere in grado di lenire il dolore dopo un’operazione chirurgica, permettendo di ridurre la somministrazione di farmaci e antidolorifici. La musicoterapia con musica classica viene utilizzata anche per pazienti terminali malati di cancro per controllare il dolore e favorire il rilassamento, grazie al maggiore rilascio di endorfine provocato dall’attività musicale.
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Riduce il livello di stress
Alcuni esperimenti in uffici hanno dimostrato che la musica classica è in grado di ridurre elevati livelli di stress, non solo dal punto di vista psicologico, ma anche da quello biochimico, poiché vengono ridotti i marker infiammatori migliorando l’attivazione del sistema immunitario. Per questo si consiglia ai soggetti molto stressati di suonare uno strumento musicale.
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Riduce la pressione sanguigna
La musica classica riduce la pressione sanguigna e rallenta il battito cardiaco accelerato. Infatti, il suo effetto rilassante, permette al nostro corpo di calmarsi diminuendo lo stress e ottenendo, così, anche una pressione sanguigna ottimale. Uno studio tedesco, dell’Università della Ruhr a Bochum, ha dimostrato che, in particolare, la musica di Mozart dà risultati più evidenti a livello di rallentamento del battito cardiaco: la pressione sistolica, cioè la massima, si abbassava di 4,7 millimetri, e quella diastolica, cioè la minima, di 2,1. A seguire i brani del musicista classico Johann Strauss.
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Migliora il sonno
La musica classica aiuta a dormire meglio poiché permette di rilassare il corpo e ad allontanare stress e pensieri negativi, questo perché è tendenzialmente dolce e con ritmi lenti. Nel 2006, presso l’Institute of Behavioural Sciences di Budapest, è stato condotto un esperimento che ha dimostrato una riduzione dei sintomi legati all’insonnia e un miglioramento nella qualità del riposo.
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Migliora le condizioni di chi soffre di Alzheimer
Uno studio effettuato su pazienti affetti da Alzheimer ha dimostrato che la musica classica è in grado di portare benefici riducendo i sintomi e le conseguenze negative che questa malattia manifesta.
Pare, infatti, che la musica classica faccia “danzare” alcuni dei geni più importanti per il benessere del cervello, attivando quelli legati alla memoria e neutralizzando quelli associati a patologie neurodegenerative.
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