Al momento della nascita, l’apparato visivo del neonato non è ancora del tutto maturo e ciò ha una serie di conseguenze.
Innanzitutto, i neonati hanno un’acuità visiva molto scarsa, tra 10 e 30 volte inferiore a quella adulta.
I neonati incontrano difficoltà anche nell’accomodamento visivo, cioè nel mettere a fuoco degli oggetti a seconda delle distanze modificando la curvatura del cristallino.
Infine, i neonati non riescono a controllare il movimento degli occhi in modo da seguire con precisione la traiettoria di un oggetto.
Manca anche la visione binoculare che consiste nel coordinare le immagini provenienti da due occhi per ricavarne una visone tridimensionale e che comparirà solo verso i 3 mesi e mezzo.
L’imitazione da parte dei neonati di varie espressioni facciali indica che la loro percezione del volto umano è piuttosto accurata. Oltre a percepire il volto umano, i neonati possiedono anche un’innata tendenza ad orientare lo sguardo verso di esso.
La più accurata esplorazione visiva consente ai neonati di percepire i volti con crescente precisione, tanto da distinguere la madre da un estraneo.
Tra i 4 e gli 8 mesi cresce ulteriormente l’acuità visiva che si approssima a quella adulta e migliora la capacità di seguire con gli occhi anche un oggetto che si muove rapidamente.
Riassumendo:
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