Svezzare significa abituare un bambino ad alimentarsi con qualcosa di diverso da quel che ha mangiato fino a quel momento: passare da un’alimentazione lattea a un’alimentazione più complessa.
Se il bambino è allattato al seno e se il latte materno è ancora abbondante, cosa che si può dare per scontata se il bambino mangia, dorme, cresce e non presenta stitichezza, si prosegue l’alimentazione con latte materno senza nessuna modifica.
Infatti l’OMS parla di svezzamento dal 6° mese in poi, perché ipotizza che il bambino fino al 6° mese si nutra ancora solo di latte materno. Ma questa è la teoria. La realtà non sempre, anzi quasi mai, è così.
Spesso accade che, alla fine del 4° mese, il bambino arrivi a un’alimentazione mista (pasti di latte materno + pasti di latte artificiale) oppure sia allattato esclusivamente con latte artificiale. A questo punto, credo che si possa ragionevolmente pensare di introdurre un pasto diverso dal latte. E iniziare, in pratica, lo svezzamento. In ogni caso, lasciando ai singoli casi o alle singole ideologie la scelta del momento di inizio dello svezzamento, vi darò alcune indicazioni in proposito.
Lo svezzamento è necessario perché l’organismo, con la crescita, richiede un diverso apporto nutritivo. Non solo quantitativo, ma anche qualitativo. Necessita, in particolare, di più minerali (es. ferro), proteine diverse e particolari grassi che sono contenuti nella carne.
Nonostante le indicazioni dell’OMS, ancora oggi, nella scelta del momento di inizio dello svezzamento, intervengono non solo indicazioni scientifiche ma anche abitudini locali, tradizioni familiari, credenze a volte, eccessi di modernismo. In realtà si può accettare che lo svezzamento (in mancanza di latte materno) inizi intorno al 5°mese o poco prima. Ripeto, per non essere frainteso, che se il latte materno è sufficiente si può, anzi si deve attendere il 6° mese!
Esistono, inoltre, diversi tipi di svezzamento.
Il pasto dev’essere completo, con i componenti alimentari fondamentali presenti nel latte, che è l’alimento completo per eccellenza. E cioè contenere acqua + sostanze nutritive (carboidrati, grassi e proteine).
Nella prossima puntata parleremo di:
L’articolo è tratto da “I bambini crescono nonostante gli adulti” edito da De Agostini del Professore Giuseppe Ferrari.
Tutti gli altri temi trattati dal Professore sono disponibili nella nostra rubrica Il Pediatra Risponde.
Il Prof. Ferrari, oltre che Primario di Neonatologia e Pediatria, è oggi attivo nella redazione di diversi libri di supporto al difficile compito di genitori. A questo scopo, cura un blog e partecipa a numerosi programmi tv e multimediali.