Svezzamento domande frequenti: le facciamo al Prof. Ferrari

di francesca


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Svezzare significa abituare un bambino ad alimentarsi con qualcosa di diverso da quel che ha mangiato fino a quel momento: passare da un’alimentazione lattea a un’alimentazione più complessa.

A che età si può e si deve svezzare il bambino?

Se il bambino è allattato al seno e se il latte materno è ancora abbondante, cosa che si può dare per scontata se il bambino mangia, dorme, cresce e non presenta stitichezza, si prosegue l’alimentazione con latte materno senza nessuna modifica.

Infatti l’OMS parla di svezzamento dal 6° mese in poi, perché ipotizza che il bambino fino al 6° mese si nutra ancora solo di latte materno. Ma questa è la teoria. La realtà non sempre, anzi quasi mai, è così.

Spesso accade che, alla fine del 4° mese, il bambino arrivi a un’alimentazione mista (pasti di latte materno + pasti di latte artificiale) oppure sia allattato esclusivamente con latte artificiale. A questo punto, credo che si possa ragionevolmente pensare di introdurre un pasto diverso dal latte. E iniziare, in pratica, lo svezzamento. In ogni caso, lasciando ai singoli casi o alle singole ideologie la scelta del momento di inizio dello svezzamento, vi darò alcune indicazioni in proposito.

Perché lo svezzamento?

Lo svezzamento è necessario perché l’organismo, con la crescita, richiede un diverso apporto nutritivo. Non solo quantitativo, ma anche qualitativo. Necessita, in particolare, di più minerali (es. ferro), proteine diverse e particolari grassi che sono contenuti nella carne.

Quando iniziare dunque?

Nonostante le indicazioni dell’OMS, ancora oggi, nella scelta del momento di inizio dello svezzamento, intervengono non solo indicazioni scientifiche ma anche abitudini locali, tradizioni familiari, credenze a volte, eccessi di modernismo. In realtà si può accettare che lo svezzamento (in mancanza di latte materno) inizi intorno al 5°mese o poco prima. Ripeto, per non essere frainteso, che se il latte materno è sufficiente si può, anzi si deve attendere il 6° mese!

Esistono, inoltre, diversi tipi di svezzamento.

Come si prepara un pasto diverso dal latte?

Il pasto dev’essere completo, con i componenti alimentari fondamentali presenti nel latte, che è l’alimento completo per eccellenza. E cioè contenere acqua + sostanze nutritive (carboidrati, grassi e proteine).

Menù svezzamento

  • L’acqua viene “rimpiazzata” da un “brodo di verdura” (o brodo vegetale).
  • I carboidrati, da farina di riso o mais e tapioca. Fino a pochi anni fa venivano sconsigliate le farine di cereali contenenti il glutine, da introdurre solo al 6° mese. Oggi è in atto una revisione del pensiero scientifico che lo ammette dal 4° mese.
  • I grassi, da olio d’oliva
  • Le proteine, dalla carne. Nei primi tempi (almeno fino al 6° mese) sotto forma di omogeneizzati o liofilizzati di carne che sono più facilmente digeribili perchè le fibre carnee sono molto sminuzzate e di conseguenza più facilmente aggredibili dai succhi gastrici. Anche il loro contenuto sia in termini di componenti alimentarie sia di inquinanti è più controllabile.

Ed il parmigiano?

  • Il parmigiano è radicato nelle cultura alimentare del nostro paese. Alcuni lo fanno aggiungere subito, altri verso il 6° mese. Le motivazioni non sono di tipo digestivo, ma organolettiche. Il parmigiano ha un sapore molto deciso e caratteristico, alcuni bambini lo gradiscono subito, altri no.
  • Nel dubbio io consiglio di aggiungerlo almeno dopo un mese dall’inizio dello svezzamento.

Nella prossima puntata parleremo di:

  • Frutta
  • Pappe
  • Verdura
  • Dubbi frequenti delle mamme

L’articolo è tratto da “I bambini crescono nonostante gli adulti” edito da De Agostini del Professore Giuseppe Ferrari.

Tutti gli altri temi trattati dal Professore sono disponibili nella nostra rubrica Il Pediatra Risponde.

Il Prof. Ferrari, oltre che Primario di Neonatologia e Pediatria, è oggi attivo nella redazione di diversi libri di supporto al difficile compito di genitori. A questo scopo, cura un blog e partecipa a numerosi programmi tv e multimediali.

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