Il singhiozzo è un fastidio innocuo dell’apparato digerente che può verificarsi a tutte le età: anche nel grembo materno ma soprattutto durante l’allattamento. Il singhiozzo è provocato da particolari contrazioni o spasmi del diaframma (il muscolo che va su e giù quando si prende un respiro profondo) ed è raramente doloroso. Ecco alcuni modi per prevenire e combattere il singhiozzo dei bambini.
Il singhiozzo associato all’alimentazione è abbastanza comune in quanto il diaframma si trova in stretta relazione con lo stomaco. Annotare le possibili relazioni tra alimentazione e singhiozzo è una strategia per prevenire le possibili cause che lo generano. Quali situazioni sembrano scatenare il singhiozzo? Esso si verifica durante o subito dopo una poppata?
La sovralimentazione è una causa comune di singhiozzo. Se il bambino mangia troppo o troppo in fretta, bisogna fare attenzione che il suo stomaco sia disteso. Quando il singhiozzo avviene durante l’allattamento al seno, bisogna provare a rallentare le poppate e attendere il ruttino nel passaggio da un seno all’altro. Se l’allattamento è artificiale, bisogna fare una pausa a metà della poppata e riprendere l’alimentazione pochi minuti dopo.
Oltre a ingerire troppo latte può accadere che il bambino deglutisca troppo velocemente, ingoiando dell’aria durante la poppata. Secondo le tecniche di allattamento, è bene assicurarsi che le labbra del bambino siano aderenti all’areola e non solo al capezzolo. Ascoltare il bambino mentre allatta può essere un buon metodo per accorgersi se ingoia aria perchè succhia troppo in fretta.
Se ciò avviene con il biberon, è bene inclinare la bottiglia ad un angolo di 45 gradi in modo che l’aria vada sul fondo della bottiglia. Esistono anche biberon progettati per ridurre al minimo l’aria di deglutizione. Infine, è utile mettere seduto il bambino per almeno venti minuti dopo una poppata per consentire all’aria di salire in cima allo stomaco, alleviando la pressione sul diaframma e consentendo al bambino di ruttare.
Un singhiozzo persistente può anche segnalare la possibilità di reflusso gastroesofageo, una condizione comune e di solito temporanea in cui i bambini rigurgitano alcuni dei contenuti dello stomaco nell’esofago, avvertendo dolore e spesso singhiozzo. Se si sospetta un reflusso gastroesofageo è necessario consultare il medico per una cura appropriata.
Infine, ci sono rimedi contro il singhiozzo che funzionano a prescindere dall’alimentazione: