Scarpe primi passi, come scegliere le più adatte per imparare a camminare [FOTO]

Passare dalla posizione a quattro zampe a quella bipede per camminare è un fatto naturale per ogni essere umano. I bambini, perciò, non hanno bisogno di scarpe per camminare e le cosiddette scarpe primi passi altro non sono che un ausilio per aiutare i piccolini a mettersi in piedi e camminare con più comodità.

Rispetto alle scarpe primi passi, perciò, bisogna regolarsi considerando che i bambini fino ai 10-12 mesi di vita non hanno ancora un piede ben sviluppato e che la marcia a piedi nudi rappresenta uno dei metodi più efficaci per promuovere un corretto sviluppo del piede.

Dai 12-13 mesi il piede diventa un organo di movimento e pertanto occorrono delle scarpe che lo proteggano da agenti atmosferici e dal terreno. La calzatura deve rappresentare un valido sostegno per il piede senza però “costringerlo”, ma lasciandogli la più ampia possibilità di movimento.

Le scarpe primi passi più adatte, perciò, saranno certamente di qualità e avranno le seguenti caratteristiche:

  1. la tomaia in pelle
  2. i rinforzi posteriori e da entrambi i lati, per sostenere il piede del bambino
  3. la suola in cuoio, con tassello antiscivolo.
  4. a punta ampia, per rispettare l’anatomia del piede del bambino, che è più stretto al calcagno e più aperto alle dita
  5. il tacco deve essere largo e squadrato
  6. la misura della scarpa viene ritenuta appropriata quando tenendo il bambino in piedi e premendo sulla punta della scarpa, rimangono 13 mm oltre l’alluce
  7. la scarpa troppo stretta provoca una marcia a punte indietro e favorisce gli arrossamenti cutanei e della zona intorno alle unghie.

 

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