Riscaldamento, a che temperatura impostarlo se in casa ci sono dei bambini?

L’autunno è arrivato e l’inverno ci sta già strizzando l’occhiolino; in molte case comincia a farsi sentire l’umidità e il freddo che questa stagione porta con sé. Il riscaldamento inizia a diventare un amico fidato, che, però, deve essere ben regolato per non trasformarsi in un nemico. Sì, perché una temperatura in casa troppo alta può diventare addirittura dannosa, soprattutto per i bambini.

Per legge in Italia è previsto che all’interno delle abitazioni la temperatura non superi i 20°, così da evitare eccessive emissioni inquinanti e un inutile dispendio energetico. Ma se abbiamo dei bambini la temperatura deve variare?

Diciamo che la temperatura ideale in casa con i bambini è intorno ai 20°, con un range che oscilla tra i 18 e i 22°. È bene sapere, infatti, che più le temperature sono alte, più i bambini sono soggetti ad infezioni respiratorie. Infatti, per chi non lo sapesse, il primo tratto respiratorio è costituito da cellule a forma di ciglia che, muovendosi, impediscono l’ingresso dei germi.

Se ci si abitua a temperature più calde, quando i bambini escono di casa il passaggio sarebbe troppo brusco e le cellule adibite alla respirazione non riuscirebbero svolgere il proprio compito in maniera efficace. Allo stesso modo, il freddo eccessivo in casa o gli sbalzi di temperatura molto bruschi fanno rallentare o bloccare il movimento di queste cellule, impedendo loro di lavorare a regime e favorendo così l’entrata di virus e batteri.

Inoltre, è stato dimostrato che il caldo eccessivo in casa può favorire il rischio SIDS, ovvero la sindrome della morte in culla, che può colpire i bebè nei primi mesi di vita. Proprio per questo si consiglia di mantenere nella cameretta dei neonati una temperatura intorno ai 18° e mai superiore ai 20 gradi. Una temperatura più fresca, infatti, consente al bambino di respirare bene e quindi di riposare meglio.

Inoltre, una casa molto calda è più soggetta alla formazione di muffe perché la differenza di temperatura interna ed esterna fa sì che l’umidità presente all’interno dell’abitazione si condensi fino a formare muffe in corrispondenza delle pareti più fredde, di solito esposte a nord. Questo può causare problemi ai bambini predisposti alle allergie, provocando riniti allergiche e asma.

Ricordatevi, infine, che è molto importante cambiare l’aria dei locali più volte al giorno anche in inverno per permettere all’aria di circolare e di ridurre il tasso di umidità in casa. Per avere un ambiente salubre si consiglia di aprire le finestre tre volte al giorno e precisamente al mattino quando ci si sveglia, all’ora di pranzo e un’ora prima di andare a dormire.