Un neonato è capace di ascoltare e la lettura delle favole ad alta voce sin dai primi 6 mesi di vita. Già da questo momento la lettura è in grado di stimolare l’alfabetizzazione linguistica.
L’ascolto di favole, filastrocche e storielle permette di sviluppare le capacità emotive e relazionali del bambino che si immedesima nei personaggi e nelle trame delle storie.
Poichè leggere ai propri figli è un modo di entrare in contatto diretto con le loro emozioni, la lettura della fiaba viene vissuta dal bambino come un “regalo” quotidiano da parte di chi lo ama. Ecco perchè, da questa sana abitudine che va a sostituire l’uso sempre più comune di tablet, televisione e smartphone, risulta rafforzata anche la relazione genitore-bambino.
Quando e come leggere le favole ai bambini?
Certamente, gli anni in cui i genitori ritengono opportuno leggere favole ai propri figli è inferiore – dicono gli esperti – rispetto a ciò che sarebbe invece opportuno. I genitori leggono le fiabe soprattutto fino all’età di 6 anni, quando poi i bambini diventano autonomi nella gestione dei contenuti e anche nella lettura stessa. Ci sono poi genitori (e sono tantissimi) che non leggono affatto ai propri bambini.
Leggere la favola della buona notte è una buona abitudine anche dopo i 6 anni, quando, erroneamente, i bambini verranno considerati già alla stregua di piccoli adulti.
Il motivo?
I bambini restano bambini e come tali conservano grandi potenzialità di fantasia e creatività anche dopo “l’età della fiaba”. Inoltre, il fatto di continuare a raccontare e eleggere le storielle ai propri figli è propedeutico a quello che sarà un linguaggio vero e proprio al quale ci si prepara anche leggendo ad alta voce.
Un’altro dato importante è anche che i bambini che leggono per piacere al di fuori dell’orario scolastico risultano più bravi sia in inglese che in matematica! Lo afferma il recente rapporto della London School of Education che da anni studia questo fenomeno e ne incoraggia la crescita.
Nel nostro Paese moltissimi sono i pedagogisti impegnati alla trasmissione dell’importanza della lettura delle fiabe ad alta voce.
Come anche in Spagna, Francia e Germania dove esistono cittadelle dedicate alle fiabe, anche in Italia si incoraggia l’approccio alla fiaba e alla favola con vari progetti come ad esempio “Nati per Leggere” che promuove l’attitudine alla lettura nella popolazione infantile già dal 1999.
Avvalendosi della collaborazione tra pediatri e bibliotecari. “Leggere per Crescere” è invece un progetto della Glaxo Smith Kline nato nel 2004 che si prefigge di diffondere l’amore per i libri fin da piccoli, grazie alla lettura ad alta voce condivisa dai familiari.
Sono stati anche studiate delle “buone regole” per leggere le favole insieme ai propri figli. In realtà, queste regole sono apprese da chi del “cantastorie” ha fatto un mestiere.
Vediamo come è bene leggere le favole ai propri figli ed allievi/educandi:
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