In aereo con un neonato: 4 consigli saggi per un viaggio sereno

Sull’argomento “portare o non portare i neonati in aereo” preferiamo partire da un dato certo: le compagnie, in merito, aeree non hanno nessuna limitazione! Riportiamo di seguito la normativa di easyjet:

  • Devo prenotare un posto separato per mio figlio?
  • I bambini di età inferiore a 2 anni possono sedere in braccio ai genitori. Per i bambini di età uguale o superiore a 2 anni è necessario prenotare un posto separato, a tariffa normale.
  • Da che età possono viaggiare i neonati?
  • I nostri passeggeri più giovani devono avere almeno 15 giorni di età.

Consigli di viaggio in aereo con i bambini: verità e falsi miti

E’ ovvio che qualcuno potrebbe obiettare che le compagnie aeree hanno un tornaconto troppo alto per applicare un divieto di viaggio ai neonati. Ma non è così. La verità è che se davvero esistesse un rischio di questo genere, nessuna compagnia aerea intelligente si metterebbe in tali rogne.

Detto questo, vediamo, invece, che cosa dice la scienza (da cui trae comunque origine anche la normativa).

In un articolo scientifico con dati alla mano, la British Airways ha dichiarato che, su un numero di lattanti trasportati valutabile in 750.000 nell’arco di 10 anni, non ha mai avuto casi di morte improvvisa. Questo studio era stato condotto alcuni decenni fa, in seguito ad una ipotesi espressa sul British Medical Journal nel 1998 di possibile ipossia cerebrale, dovuta alla pressione che si genera in volo nell’aereo stesso. Questa ipotesi è stata negli anni smentita.

Ad oggi, non ci sono dati sufficienti per supporre che l’aereo possa rappresentare un rischio di vita per il neonato.

Regole di condotta per genitori saggi

Ci sono delle accortezze che sarebbe bene tenere presenti quando si portano in volo i bimbi molto piccoli. Ciò, soprattutto per rendere il loro viaggio il più piacevole possibile:

  1. Poiché la pressione dell’abitacolo cresce – dicono gli esperti – la somministrazione di latte, acqua o succo (a seconda dell’età) rappresentano un modo per non fare otturare le orecchie, motivo per il quale i bimbi spesso piangono.
  2. Cercate di evitare quanto più possibile il sovraffollamento, le attese prolungate, lo sconvolgimento delle abitudini alimentari; il cambiamento di clima e fuso orario possono, infatti, ridurre la resistenza alla malattia e provocare nausea, indigestioni, fatica, insonnia.
  3. Per il “jet-lag” o cambiamento di fuso orario è consigliabile prevedere il riposo appena arrivati e il non affaticamento nei giorni immediatamente seguenti.
  4. Leggi i consigli del pediatra per viaggiare serenamente con i bambini.

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