Girello per bambini: si o no?

di francesca


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Il girello pare essere da sempre amato sia dai genitori sia dai bambini.
Il girello, infatti, è ipercomodo in quell’età che va dai 5 ai 15 mesi, perchè il bambino non sta ancora in piedi autonomamente e accompagnarlo richiede un costante sforzo fisico.
A prima vista sembrerebbe che il bambino nel girello sia “naturalmente” aiutato a spingersi sulle gambine, per imparare a muoversi.

La voce del pediatra

Dal fronte pediatrico si alzano giudizi assolutamente negativi nei confronti del suo utilizzo.
Vediamo dunque di capire come e se è opportuno usare questo controverso “mezzo di trasporto” per bebè!
Gli studi hanno dimostrato che ci sono diversi motivi per cui il girello non fa bene e, infatti, i bambini che lo usano risultano meno competenti di quelli cresciuti senza girello nelle seguenti attività:

  • Rotolare
  • Strisciare
  • Stare in piedi da soli
  • Camminare in piedi da soli

Sembra cioè evidente che il girello interferisca con lo sviluppo motorio dei bambini, specialmente rispetto a rotolamento, strisciamento, gattonamento e deambulazione autonoma.
La postura imposta dal girello, infatti, non è quella utile al mantenimento della posizione eretta. Il bambino, inoltre, nel tentativo di spostarsi, capisce il meccanismo di pattinamento che fa scorrere le ruote e ciò può creare in lui difficoltà nell’impostazione corretta del passo, secondo lo schema corretto del camminare.

Girello controindicazioni e pericoli

Ciò che accade è che, dai 4 – 5 mesi di vita, il bambino ha un grande bisogno di muoversi nonostante, in apparenza, sembri essere “accasciato su se stesso” e incapace di lanciarsi alla scoperta del mondo.
Tuttavia, è proprio in questa fase, che gli studiosi chiamano anche del “sacco di patate”, che il piccolo deve allenare gambe e braccia per coordinare meglio i gesti, irrobustire i muscoli e prepararsi gradualmente a muovere i primi passi.
Purtroppo però non sempre mamma e papà hanno il tempo di giocare con lui e il girello appare una soluzione ideale.
Nel girello il bambino riesce a compiere prodezze non adatte alla sua conoscenza del mondo, così i genitori rischiano di perderlo di vista con conseguenze a volte dannose come la famosa caduta dalle scale a causa delle imprudenti “scorrazzate” del bambino in girello, verso i precipizi.
D’altra parte si è visto anche che il girello incorre in altri grandi ostacoli che il bambino non conosce e che sono:
– I tappeti
– Le finestre con annessi vetri
– I vasi con piante domestiche (molte delle quali con componenti tossiche se ingerite)
– I farmaci e detersivi che possono essere più facilmente raggiunti
– I tavolini con spigoli
– Le stufe
– Le prese elettriche
– I forni
– I camini
– Le pentole sul fuoco

La costatazione della reale pericolosità del girello ha fatto si che in alcuni paesi ne venisse vietato l’uso. È stato il Canada il primo paese a agire in tal senso.
La Canadian Pediatric Society ha applaudito la decisione di bloccare la vendita e la commercializzazione del girello, ma ha anche sottolineato quanto sia importante l’informazione e l’educazione sui potenziali pericoli connessi al suo utilizzo.

Il girello si può usare se…

Un uso più cosciente del girello è dunque la soluzione più auspicabile per rendere questo strumento sempre meno pericoloso e più funzionale alle esigenze dei genitori.
La prima cosa da dire è che, in generale, l’utilizzo di uno strumento da parte di un bambino deve essere sempre accompagnato da particolari attenzioni e buon senso pedagogico.
Gli studi sulla prevenzione dimostrano che molti incidenti possono essere evitati da una corretta predisposizione degli ambienti.
Il bambino, infatti, è in continua scoperta e apprendimento e, proprio per questo, va lasciato libero di esplorare…
Anche il girello, pertanto, può essere utilizzato con efficacia. Basterà non abusarne perché il bambino ha bisogno di provare e sperimentare la sua forza fisica, la sua destrezza e la sua agilità.
Proprio a questo scopo, versioni più recenti di girelli, aiutano a rendere più sicuro il movimento. Ci sono girelli con:
– Un’area di appoggio fissa che impedisce l’allontanamento incauto dalla stanza in cui il bambino si trova
– Una base d’appoggio più grande della larghezza media delle porte, così che i bambini non possono lasciare una stanza, oppure raggiungere un tavolo, etc
– Paraurti in gomma

Dal 2009 peraltro, esiste una norma standardizzata europea che ne stabilisce i requisiti di sicurezza: questa espone i metodi di prova ai quali i prodotti devono sottostare per ottenere l’omologazione e i principali test riguardano ribaltamento, stabilità statica e dinamica, robustezza.
Ma la cosa che è di gran lunga più importante della norma, è l’attenzione da porre al bambino, qualora si decida di metterlo in girello.

Regole di utilizzo del girello per il proprio bebè:

  • Non lasciare il bambino da solo
  • Accertarsi che il girello abbia una base più larga della porta della stanza in cui ci si trova
  • Controllare che non ci siano a portata di mano del bambino (in girello), farmaci, detersivi, oggetti taglienti, stufe ecc.
  • Controllare che il girello appoggi e si muova su basi e superfici libere, che non impediscano la rotazione delle ruote e dei piedini del bambino. Rimuovere dunque qualsiasi ostacolo
  • Chiedere consiglio al pediatra circa il tipo di girello più opportuno per il proprio bambino. Chi meglio di lui, infatti, conosce le esigenze fisiche e motorie di un bebè?

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