La maggior parte dei genitori urla ai figli per frustrazione più che per metodo educativo. Tuttavia, senza nemmeno accorgersene, alzare la voce può diventare una cattiva abitudine. Purtroppo, però, urlare è una delle strategie educative che peggiorano il comportamento dei bambini e compromettono la comunicazione tra noi e loro in modo grave. Urlare ai bambini, infatti, può spingerli a spostare l’attenzione fuori da se stessi e, cosa ancora peggiore, non aiuta in nessun modo a comprendere i problemi e il “come” affrontarli.
Ad esempio, se un bambino viene sgridato per aver fatto del male al suo fratellino, non apprenderà un comportamento pacifico dal nostro atteggiamento isterico e resterà confuso sul da farsi, pensando tuttalpiù, che i più grandi sono più forti e potenti.
Per fortuna ci sono strategie educative più efficaci delle urla. Perché non le utilizziamo? Semplicemente perché richiedono un maggiore autocontrollo e autodisciplina di noi stessi.
Vediamo come educare i bambini senza alzare la voce e i consigli pedagogici per farsi ubbidire senza urlare.
- Prima di tutto, per evitare di incorrere nelle urla, bisogna essere convinti che urlare non produce né benefici né effetti concreti, se non quello di spaventare momentaneamente i più piccoli. Alzare la voce, infatti, provoca una reazione di varia entità negativa a seconda dell’età del bambino: si può avere paura, estraneazione, rabbia, frustrazione ecc. ecc.
- Stabilire regole chiare, al contrario, evita di dover ricorrere a imposizioni improvvisate. Se le regole fondamentali sono stabilite in maniera democratica e condivisa, non servirà alzare la voce per ribadire il potere. L’autorità deve essere ben chiara in una famiglia e chi la detiene è sempre il genitore e mai il figlio. Tenete una lista scritta delle regole fondamentali della famiglia: comportamento a tavola, orari di gioco, studio, pulizie e ordine della cameretta… Questo aiuta a ricordare i bambini che cosa ci si aspetta da loro e serve anche come un buon promemoria per voi.
- Discutere degli effetti negativi causati da tutte le trasgressioni e dimostrarsi pronti a rivedere le regole se si dimostrano inefficaci. Mostrare gli effetti negativi di un comportamento sbagliato è il modo più efficace per insegnare e apprendere come funziona la legge della causa e dell’effetto. E niente è più certo del fatto che ad ogni comportamento e azione debba corrispondere un effetto o reazione. Capito questo, il resto è solo esperienza. Se do uno schiaffo a mio fratello, piange e sta male. Ma se la voce della mamma precede l’effetto reale della mia azione, penserò che l’effetto delle mie azioni sono le urla.
- Spiegare gli effetti positivi del rispettare le regole aiuta i bambini a interiorizzarle con esempi di vita concreti. Loro, infatti, non ne comprendono spesso il senso perchè non sanno a quale fine vengano utilizzate. Per esempio, “stare seduto a tavola come i grandi” non ha alcun senso per nessun bambino. Nessun bambino, infatti, ha il benché minimo interesse a “sembrare grande stando seduto a tavola”. Il suo unico interesse è giocare e muoversi perchè è nella sua indole di bambino, appunto. Ciò, tuttavia, non significa che i bambini non possano stare seduti a tavola in maniera composta. Lo faranno se ne trarranno vantaggio come ad esempio quello di giocare per un’ora intera subito dopo cena.
- Pianificare in anticipo la gestione del comportamento scorretto può aiutare a rispondere i modo consono e non improvvisato, come alzando la voce, in caso di disobbedienza.
- Dedicare attenzioni positive ai buoni comportamenti e lodare i bambini quando fanno bene riempie il vuoto affettivo che i piccoli (e anche i grandi) cercano inevitabilmente di colmare con i capricci e i baccani.
- Valutare bene il motivo delle proprie urla. Se nonostante l’assunzione di una buona strategia educativa, vi trovate spesso a dover alzare la voce per farvi ascoltare, dovreste valutare bene il motivo delle vostre urla. Sono davvero i comportamenti dei vostri figli che vi inducono ad urlare? Se vi rendete conto che siete in un periodo di stress o di perdita del controllo delle emozioni, prendete dei provvedimenti senza farvi venire i sensi di colpa. Per carità! Peggio delle urla ci sono solo i successivi ripensamenti per senso di colpa!
- Se state per urlare, contate fino a 3: il metodo ideale per non urlare e proprio questo! E, quando non si alza la voce, si riesce a catturare l’attenzione molto ma molto di più.
- Una disciplina coerente è la chiave per ottenere un vero cambiamento nel comportamento dei bambini e degli adolescenti. In questo senso è fondamentale che gli insegnamenti di padre e madre siano condivisi e ben armonizzati tra di loro. Se i bambini si accorgono delle vostre discordie potete essere certi che vi triangoleranno in men che non si dica: è nella natura dei bambini cercare strategie per raggiungere facilmente i propri obiettivi… elargiti da mamma e papà.
Ricapitolando: non urlate, siate coerenti (non bugiardi), concreti e coesi. Alla fine i figli vi ringrazieranno e avranno le idee chiare su ciò che conviene e non conviene fare.