Dieta in gravidanza: no all’aspartame, è nocivo per mamma e feto

Prendere peso in gravidanza è un fatto fisiologico che diventa preoccupante per coloro che partono da una situazione di sovrappeso, e che temono di prendere più chili del dovuto. Generalmente un aumento di 12-15 chili è abbastanza normale per una donna in dolce attesa, ma in molti casi nell’arco dei nove mesi, ci sono soggetti che a causa di vari fattori arrivano a prendere anche 20-25 chili, cosa che ovviamente, negli ultimi mesi di gravidanza crea anche disagi di tipo pratico.

Così molte di loro decidono di seguire una dieta ipocalorica e di assumere dolcificanti artificiali per ridurre il numero di calorie e in particolare l’apporto di zucchero all’organismo, cosa che ginecologi e nutrizionisti, in questi casi, sconsigliano.

Tra i dolcificanti più gettonati c’è l’aspartame, contenuto in moltissimi prodotti, che a parità di calorie con lo zucchero tradizionale, ha una carica dolcificante molto più elevata, ne necessitano quindi piccole quantità per zuccherare cibi e bevande. Purtroppo quella sull’aspartame è una questione spinosa che in un certo senso divide la comunità scientifica tra quanti sostengono che sia un valido prodotto indicato in patologie particolari come il diabete, e in generale in tutti quei casi in cui è necessario ridurre l’apporto calorico, e quanti invece sostengono che la sua tossicità possa causare gravi malattie e danni all’organismo.

Un pericolo per tutti ma soprattutto per le donne in attesa, perché pare che il consumo possa indurre ad un parto prematuro, per cui ginecologi e nutrizionisti, sconsigliano di assumere bevande dolcificate artificialmente. L’assunzione di questo dolcificante può inoltre causare problemi di salute di tipo neurologico al feto, per cui è meglio non assumere aspartame e altri dolcificanti durante tutto l’arco della gravidanza. Se la paura è quella di prendere qualche chilo di troppo, è meglio rivolgersi ad un nutrizionista.