Diabete gestazionale, come affrontarlo

Il diabete gestazionale è una tipologia di diabete che si sviluppa tra la 24esima e la 34esima settimana di gravidanza e non ha nulla a che vedere con il diabete pregravidico. Per poterlo diagnosticare, è fondamentale eseguire il Test di Carpenter, noto anche con il nome di “minicurva da carico”, che consiste nel misurare la glicemia, a digiuno, un’ora dopo aver somministrato alla gestante del glucosio per via orale. Vediamo nel dettaglio i sintomi del diabete gestazionale e come arginarlo a tavola.

Diabete gestazionale: i sintomi e gli esami

Non sempre i sintomi del diabete gestazionale sono semplici da ricondurre a questa patologia; tra i sintomi più diffusi troviamo:

  • perdita di peso
  • aumento del senso di sete
  • aumento di quantità d’urina prodotta
  • nausea e vomito
  • disturbi della vista
  • infezioni come la cistite, la candidosi, eccetera

Come abbiamo detto, per poter diagnosticare il diabete gestazionale bisogna controllare la glicemia; i valori non devono superare i 126 mg/dl, mentre quelli dell’emoglobina glicata non devono essere superiori al 6,5%. tutte queste informazioni si ricavano da semplici esami del sangue prescritti dal medico, specialmente a quelle gestanti che possono risultare più a rischio per:

  • avere un parente affetto da diabete di tipo 2
  • aver già sofferto di diabete gestazionale durante gravidanze precedenti
  • essere gravemente obesa

Diabete gestazionale: alimentazione e attività fisica

Tenere sotto controllo questa patologia è importante, e per farlo è necessario mantenere il peso forma, fare un po’ di moto, compreso lo yoga; per le mamme che lo praticavano prima della gravidanza, è un grande aiuto per umore e fisico. L’alimentazione sana con pochi zuccheri, però, resta la prima arma per stare bene e combattere il diabete gestazionale.

Principalmente, la dieta per le donne affette da diabete gestazionale consente:

  • frutta e verdura fresche, tranne quella molto zuccherina come cachi, fichi (sia secchi che freschi), prugne secche, datteri e castagne
  • proteine vegetali, come i legumi
  • fibra vegetale, contenuta in riso, grano, soia e avena

Sono da preferire prodotti fatti in casa e cotture poco elaborate. Inoltre, è bene bere almeno un litro di acqua al giorno e fare una passeggiata di 30 minuti tutti i giorni.

Sono invece da evitare, in accordo con quanto stabilito dal medico:

  • bevande zuccherate, come la cola, l’aranciata, il thè industriale, acqua tonica e brillante, bitter, spuma, chinotto e limonata
  • alcolici, che in generale durante la gravidanza non andrebbero consumati
  • bandite i prodotti conservati e dolci, come la frutta sciroppata
  • zuccheri in genere elaborati, come i dolci di pasticceria, miele, cioccolata, caramelle, conserve e gelatine di frutta, gelati, succhi di frutta dolcificati.
  • evitare il più possibile grassi saturi e alimenti ad alto contenuto di colesterolo e ridurre il consumo di prodotti industriali che contengono additivi e conservanti

Non lasciatevi attrarre dalle diciture “senza zucchero” che spiccano dagli scaffali del supermercato! Quei prodotti, infatti, contengono carboidrati che farebbero alzare i livelli di zuccheri nel sangue. E’ importante inoltre fare tre pasti principali al giorno e due spuntini (uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio) in modo da evitare che l’insulina oscilli nei valori.