Caffè in gravidanza, quanto se ne può bere senza avere problemi

di Cinzia Rampino


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In gravidanza il caffè si può bere ma è consigliabile limitarsi al massimo a una tazzina al giorno.

Quali sono i rischi legati all’uso del caffè in gravidanza?

Secondo quanto scoperto da un gruppo di ricercatori della Bristol University, infatti, un’esposizione eccessiva al caffè, ovvero alla caffeina, incrementerebbe nel futuro nascituro il rischio di sviluppare la leucemia.

 

In particolare, i dati di oltre 20 studi scientifici, dimostrano che i bambini nati da donne che bevevano abitualmente caffè, manifestano mediamente il 20% di probabilità in più di sviluppare la leucemia*.

Ma come mai il caffè è così dannoso per il nascituro?

I ricercatori ipotizzano che l’esposizione ad alte dosi di caffeina possa promuovere dei cambiamenti nel DNA delle cellule del bambino, rendendolo più suscettibili allo sviluppo di alcuni tumori.

Insomma, il caffè, al pari di droghe, fumo e alcool, fa malissimo in gravidanza e nuove allo sviluppo del feto.

E’ ovvio che i dati scientifici dell’università di Bristol accendono un bel faro su un problema decisamente importante anche se, ad oggi, non si può parlare di un’evidenza sfacciata. Ci fa di certo riflettere sull’unica decisione possibile:

In gravidanza meglio non bere assolutamente caffè o al massimo una tazzina.

Altri rischi del caffè in gravidanza

Oltre ai dati raccolti da Bristol sulla Leucemia, un altro fattore di rischio parrebbe essere confermato dell’uso di caffeina in gravidanza. Per la maggior parte dei medici, infatti, fa fede un grosso studio del 2008 che ha evidenziato come il consumo di 200 o più milligrammi di caffeina al giorno, durante la gravidanza, è associato ad un rischio di aborto spontaneo quasi doppio rispetto alle gestanti che non ne assumono affatto.

*I risultati dello studio sono stati pubblicati sull’American Journal of Obstetrics and Gynaecology.

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