Il Rapporto Machel, pubblicato nel 1996 da Graça Machel su richiesta dell’allora Segretario Generale Boutros Boutros-Ghali, diede un contributo straordinario alla conoscenza degli effetti devastanti della guerra sulla vita dei bambini.
Il Rapporto produsse un’eco a livello mondiale e creò consenso tra gli Stati Membri sulla necessità di un maggiore impegno per la protezione dei bambini coinvolti nei conflitti. Il 12 dicembre 1996 l’Assemblea Generale adottò la risoluzione 51/77, che stabiliva la nomina di un Rappresentante Speciale del Segretario Generale per i bambini e i conflitti armati per indagare sulla condizione dei bambini coinvolti nelle guerre.
Salvaguardare i bambini è una priorità per le Nazioni Unite, nonostante i progressi fatti negli ultimi anni, il numero delle violazioni perpetrate nei confronti dei bambini è aumentato in molte zone di guerra. L’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, da 70 anni lavora in 190 paesi al fine di difendere i diritti e migliorare le condizioni di vita dei bambini di tutto il mondo.
Sono 250 milioni i bambini che vivono in paesi e aree colpite dai conflitti e sono ancora i bambini a subire maggiormente le conseguenze della guerra. I bambini vengono reclutati da milizie e costretti a combattere, subiscono violenze sessuali, vengono rapiti, perdono la vita in attacchi contro obiettivi sensibili quali scuole e ospedali. Occorre fare di più per proteggere i minori che sono bersaglio dei terroristi, per la promozione del diritto internazionale umanitario e il rispetto dei diritti umani e dell’infanzia, e per assicurare che le violazioni dei diritti dei bambini siano penalmente perseguite, così come riferito da Peter Thomson, Presidente della 71esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile approvata nel 2015 prevede un piano universale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibe (SDGs) per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni. Il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda assicurerebbe la riduzione di conflitti e povertà, l’accesso all’acqua e al cibo, l’istruzione e, in generale, la crezione di un mondo più sicuro per i bambini di tutto il mondo.
Questa giornata è un’importante occasione per riaffermare la volontà di ciascuno di noi di proteggere i bambini vittime di violenze. Come disse Javier Perez de Cuellar, Segretario delle Nazioni Unite nel 1983: “In questa occasione solenne occorre ricordare il sacro dovere, sancito dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, di garantire che tutti i bambini, senza alcuna eccezione, godano di una tutela speciale”.
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