Bambini che si annoiano: allora sono vivi!

La noia, apparentemente, è un vuoto di attività e molti genitori pensano che debbono ingegnarsi ad occupare il tempo dei bambini per non farli annoiare. Ma la nostra mente ha bisogno della noia che va vista come un tempo prezioso non solo per i bambini ma anche per noi adulti!

Per molti filosofi la noia è alla base del pensiero. Anche per gli antichi romani il termine “otium” non voleva dire non fare nulla, ma avere del tempo libero dagli impegni per dare spazio alla creatività.

Leopardi considerava la noia “il più sublime dei sentimenti”.

Ora, la domanda di un genitore potrebbe essere:
Ma l’ozio (e la noia di conseguenza) danneggia i bambi? Non dovremmo per forza “intrattenerli” e inventare qualcosa quando dicono che si annoiano?

Sembra proprio di no: la noia stimola la creatività e aiuta a coltivare nuove idee, riduce stress e tensioni.
Dobbiamo quindi rivalutare la noia che non va vista con timore. Per i nostri figli la paura che la noia crei danni è sbagliata: annoiarsi serve. Fa bene ai bambini che sono eccessivamente bombardati da stimoli educativi.

I bambini di oggi hanno anche tanti stimoli tecnologici. Vari psicologi e psicoterapeuti, a tal proposito, invitano a non esagerare nello  stimolare i bambini, a non seppellirli con una fitta agenda di impegni extra-scolastici, ma di lasciare che nel loro tempo e nella loro giornata ci siano anche buchi di tempo: spazi vuoti con la possibilità di annoiarsi.

E quando diranno che si annoiano, ignorateli e pensate che lo fate per il loro bene. Ma non diteglielo, si innervosirebbero.

Regaliamo ai bambini un po’ di noia, un tempo vuoto, senza impegni, senza richieste, senza scadenze. Senza di noi. Non sapranno cosa fare. E lì scopriranno se stessi“.

Per approfondire questo e altri argomenti, vi consigliamo di leggere:

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