Aggressività durante l’adolescenza, cosa possono fare i genitori?

di Danila


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L’aggressività spesso è un sintomo del cambiamento e colpisce moltissimi adolescenti nella fase in cui acquisiscono la volontà dell’indipendenza, insomma, quando i ragazzi cominciano a sentirsi grandi e pretendono di poter fare le loro scelta da soli. Come si gestisce l’aggressività durante l’adolescenza? Cosa possono fare i genitori e quando invece è il caso di consultare un professionista che possa sostenerli in questa difficile fase che ogni adolescente attraversa?

L’adolescenza è senza dubbio di un momento molto particolare, in cui i ragazzi non si sentono più bambini e desiderano fare liberamente le proprie scelte, così come è sempre accaduto anche per le generazioni passate, con la differenza che oggi gli adolescenti sono sicuramente più emancipati e in questa fase tendono ad assumere comportamenti aggressivi, specialmente se non viene lasciata loro totale libertà. Cosa può fare un genitore?

Sicuramente trattare un adolescente aggressivo con aggressività, cercando di imporre con prepotenza il proprio ruolo di genitore, non è una buona scelta. Dovremmo cercare invece di dialogare proprio nella fase dello scatto d’ira, tentando di comportarci in maniera più accomodante, almeno in questa fase. Per esercitare il nostro ruolo con un po’ più d polso ci sono sicuramente altre occasioni!

Dovremmo poi trovare le strategie giuste per permettere ai figli adolescenti di scaricare in altro modo tutta questa rabbia; una delle terapie più efficaci è sicuramente lo sport, soprattutto quello che si pratica in squadra. Anche le arti marziali possono rivelarsi uno sport adatto, ma forse in questa fase aggressiva è bene puntare su altre discipline.

Un genitore deve comunque cercare di supportare il figlio adolescente in qualunque modo, cercando di assecondarlo ma senza concedergli troppo: non è un caso che la fase aggressiva dell’adolescenza sia anche quella in cui i ragazzi studiano poco, sono svogliati, cominciano a fumare e spesso a bere alcolici. Dunque mettiamoli nelle condizioni, almeno per il momento, di non doverlo fare di nascosto, sperando che presto decidano da soli di non farlo più.

Assecondare un adolscente difficile va bene ma neppure troppo, ci sono sicuramente momenti per lasciarlo libero di fare e altri in cui invece dovremmo tenerlo sotto torchio con regole non troppo rigide, ma che prevedano anche delle punizioni nel caso in cui vengano trasgredite. Lui rientra sempre tardi la sera? Diamogli il coprifuoco! Passa troppo tempo sui social? Limitiamogli l’uso di smartphone e pc. Il tutto sempre con le dovute precauzioni, con dolcezza e coerenza, altrimenti rischiamo di stimolare ancora di più l’aggressività. Nel caso cui l’adolescente aggressivo e ostile diventi particolarmente ingestibile, proviamo a chiedere aiuto ad un esperto.

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