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Mamma non ha soldi per la festa dei 15 anni della figlia: ciò che si inventa è commovente

Ha commosso i social la storia di una mamma che, non avendo abbastanza soldi per organizzare un party sfarzoso per i 15 anni della figlia, ha festeggiato nella piazza del paese.

La festa per i 15 anni

Perdonami se non posso offrirti di più“, queste le parole della mamma. Una giustificazione non necessaria, considerando che è riuscita ugualmente a regalare alla figlia una giornata speciale ed emozionante. Alcuni compleanni sono più speciali degli altri, come nel caso dei 15 anni della giovane colombiana María Victoria.

Nella cultura latino-americana, infatti, i 15 anni segnano il passaggio dall’infanzia all’età adulta, soprattutto per le ragazze. A causa delle ristrettezze economiche, però, la famiglia di María Victoria non poteva permettersi grandi festeggiamenti o un locale in affitto.

La mamma della festeggiata, però, non si è persa d’animo e ha deciso di festeggiare il 15esimo compleanno della figlia nella piazza principale di Ciénaga, il paese in cui vive. Non servivano né lussi, né eccessi, poiché la gioia, la semplicità e l’umiltà hanno reso tutto indimenticabile, insieme alla presenza degli affetti più cari.

La festeggiata balla con la madre

I momenti più speciali sono stati quando l’adolescente è arrivata sul posto tenendosi per mano con sua madre e quando ha ballato il valzer con suo padre e sua nonna, sfoggiando un abito blu da principessa. “Perdonami, ma questa è la madre che ti è toccata. Sai che tua madre ti adora con tutta l’anima”, ha detto la mamma. Per organizzare la festa, ha preso in prestito un bel vestito per la figlia e alcune decorazioni con il numero 15 e i palloncini.

Dai social è arrivata una pioggia di auguri e commenti carichi di affetto: “Dio riempia la tua vita e quella di tutta la tua famiglia di grande prosperità“, “Auguri per il tuo quindicesimo compleanno regina, il compleanno più bello del nostro comune”, “Che eleganza e maestosità, un evento da incorniciare e ricordare, rimarrà nel memoria collettiva della nostra società“.