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Marina La Rosa: “Dopo il Grande Fratello facevo tutto quello che mi dicevano di fare”
Marina La Rosa è diventata famosa grazie alla partecipazione alla prima edizione del Grande Fratello: allora, aveva 23 anni e quell’esperienza le ha cambiato la vita. Oggi, che di anni ne ha 46, è laureata in psicologia e vuole finire il percorso per esercitare la professione. Ha parlato degli anni del successo con Luca Casadei, nel podcast “One More Time”.
Marina La Rosa: “Dopo il GF mi sentivo lobotomizzata”
Impossibile dimenticare gli anni del successo al Grande Fratello. Marina La Rosa è uscita dalla porta rossa della casa più spiata d’Italia dopo 72 giorni: “Andando in albergo ho pensato ”finalmente domani torno a casa”. Mi mancava mia madre, non la vedevo da due mesi e mezzo. In hotel invece c’erano direttori di rete, uffici stampa, trucco, parrucco. All’epoca c’era Giorgio Gori ma io non sapevo neanche chi fosse”, racconta.
“Vado in stanza e c’era già un set per un servizio fotografico nella vasca da bagno. Non potevo scegliere, era tutto organizzato. Mi sentivo lobotomizzata. In quel momento non ero presente, facevo tutto quello che mi dicevano di fare”, spiega.
Sebbene volesse tornare a casa, a Messina, c’erano impegni da rispettare: “Volevo tornare, ma l’ufficio stampa del programma mi diceva che era impossibile. Dovevo fare copertine, ospitate. Era un parco giochi divertente però come quelle giostre antiche, di quei circhi abbandonati, che si bloccano. C’era l’uno e l’altro, era un po’ tutto dissonante”.
Così è iniziato per lei un periodo di partenze e appuntamenti importanti: “Prendevo aerei privati e a volte non avevo neanche idea di dove stavo andando. Era tutto pianificato dall’ufficio stampa“. Al ritorno nella sua Sicilia, la telefonata del produttore del Grande Fratello: la volevano per il calendario di Max.
“Ero una ragazzina felice. Io che mi sono vista sempre come una donna piatta, senza seno, senza forme, mi sentivo molto gratificata”. Per quel calendario, l’ex gieffina ha guadagnato 150 milioni di lire.
In quel periodo era normale guadagnare grandi cifre in modo semplice: “Tutti facevano le serate nelle discoteche, io non avevo tempo perché ero sempre tra Milano e Roma a fare copertine, interviste, ospitate tv. Una volta vado a farne una vicino Milano. Salgo in consolle, il dj dice il mio nome, urla di ogni tipo. Poi mi siedo su in divanetto, mi offrono dello champagne, faccio due foto, due autografi e torno a casa con 50 milioni, cash, per un’ora del mio tempo”.
Quei soldi facili, però, facevano sentire Marina La Rosa a disagio: “Non riesco a fare cose che non mi piacciono. Puoi offrirmi anche una barca di soldi, ma se una cosa non mi piace, non la faccio“.
Nella sua carriera, però, non sono mancate le eccezioni, come quel Capodanno di cui racconta: “Ho fatto la doppietta, due serate una dopo l’altra, festeggiando a mezzanotte su uno stradone dove c’erano anche delle prostitute, stappando una bottiglia. Una scena da cinema, un po’ felliniana. Sono tornata a casa con 150 milioni. Ero con un mia amica. Siamo state in silenzio, nella stanza d’albergo, e guardavamo questi soldi”.
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