Il mondo dello spettacolo ed il prezzo del successo sul benessere psicofisico

di francesca


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Il fascino del magico mondo dello spettacolo attrae un numero sempre più elevato di ragazze desiderose di raggiungere il successo sociale ed economico in tempi più brevi possibili. Qual è il prezzo del successo?

Un fisico attraente, e le “giuste” misure per le ragazze sono le classiche chiavi per far breccia in un mondo tanto fascinoso, quanto insidioso, come quello dello spettacolo (dal concorso di bellezza alla ragazza immagine, dalla modella alla velina, dalla “tronista”, all’attrice). Ma quando la concorrenza dei corpi incalza sembra avere maggiori chances chi, unitamente ad un corpo mozzafiato, possiede anche una buona base culturale e determinate doti personali come una spiccata autostima, una competenza comunicativa (il saper iniziare, mantenere e concludere una conversazione con chicchessia), l’attitudine all’ascolto, l’abilità ad auto-rilassarsi al momento del bisogno e a controllare un elevato livello d’ansia sociale; la capacità di parlare con efficacia in pubblico, la conoscenza ed l’utilizzo competente e persuasivo della comunicazione non-verbale.
 
Il successo ha anche un suo prezzo, sia per raggiungerlo, sia per mantenerlo. Tale prezzo si ripercuote sul benessere psicofisico della persona in termini di carico di stress. Non a caso, per non aver saputo fronteggiare con competenza determinati eventi stressanti (non ultime le delusioni) molti personaggi dello spettacolo, anche professionalmente affermati, hanno dovuto ricorrere alle cure dello psicoterapeuta.

Eventi stressanti tradizionalmente frequenti negli ambienti dello spettacolo sono le cosiddette molestie sessuali che a vari livelli di pressione possono incrinare l’equilibrio psicofisico dell’aspirante più sensibile delle altre soprattutto se ha difficoltà a “dire di no”. E qui la gamma delle situazioni che portano ad un progressivo logoramento psichico la persona che subisce è molto varia: va dalla frase equivoca con doppio senso, al fraseggio volgare, all’apprezzamento pesante, alla proposta diretta e alla minaccia imbarazzante fino ad arrivare alle avances più meschine, contando su un consenso tacito basato sulla speranza-miraggio della carriera.

Altra problematica che rischia di frenare sin dall’inizio di una volontà di emergere basata prevalentemente sulla propria immagine fisica fa riferimento all’”ansia da palcoscenico”. E’ questa una variante dell’ansia da prestazione dove l’esposizione al pubblico (in un concorso di bellezza, ad esempio) viene vissuta come una situazione d’esame da superare in cui la persona, soprattutto se troppo concentrata sulle sue doti fisiche e alla loro pubblica esibizione, fa la parte di una eterna candidata e gli altri, considerati autorevoli, comunque giudicanti, sono percepiti come suoi esaminatori che in ogni momento valutano le sue prestazioni, ovviamente in maniera sempre negativa. Dal punto di vista psicofisiologico, l’ansia percepita si caratterizza per la presenza quasi contemporanea di un insieme di sintomi invalidanti di cui i più comuni sono il rossore, le vampate di calore, la sudorazione, la secchezza alle fauci, il respiro breve, le palpitazioni, il polso frequente, la tensione muscolare, i tremori, un cerchio che preme alla testa, disagio intestinale, oppressione al torace, disturbi e dolori di stomaco.

Accanto a tale sintomatologia sono presenti pensieri di essere al centro dell’interesse altrui, di esporre le proprie debolezze, la paura non essere accettata, di fare una figura da stupida o di non essere all’altezza, tutti pensieri questi che hanno un comun denominatore: la svalutazione delle proprie capacità e la previsione di un esito “terribile” se ci sarà il giudizio negativo da parte  degli altri.

Oggi, rispetto ad un tempo, quando la “concorrenza” non era così agguerrita e numerosa, anche nel caso della scalata al mondo dello spettacolo, accanto ad inequivocabili doti fisiche e alla volontà di successo, è necessaria anche una preparazione psicologica, attraverso trainings specifici per promuovere meglio e con maggior competenza la propria immagine ai fini di raggiungere e mantenere nel tempo la propria posizione professionale.

Professor Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo clinico comportamentale, psicologo legale a Udine

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