Benessere

Muco cervicale: cos’è? quando esce?

Il muco cervicale è una sostanza viscosa, che viene prodotta dalle cellule della cervice. La sua funzione è quella di proteggere gli organi genitali interni da infezioni e cambia consistenza a seconda che la donna sia in gravidanza, nel periodo fertile o prima dell’ovulazione in risposta agli stimoli ormonali ricevuti (maggiore o minore presenza di estrogeni e progesterone).

Il muco cervicale è costituito principalmente da acqua (90%), glucosio, aminoacidi e proteine solubili, elettroliti e anticorpi.

Il muco cervicale prima dell’ovulazione

Nei periodi precedenti l’ovulazione, quando il corpo femminile ancora non è predisposto alla fecondazione, il muco cervicale contrasta il passaggio degli spermatozoi e ostacola lo sviluppo di germi patogeni.

Subito dopo e prima del ciclo mestruale non si percepisce la presenza del muco anzi si avverte una certa secchezza vaginale. Dopo 8 giorni circa il muco risulta pastoso non ancora fluido. La presenza di progesterone stimola infatti la presenza di un muco più denso.

Il muco cervicale nei giorni fertili

In questa fase di piena fertilità (14 giorni dopo le mestruazioni) il muco è abbondante, trasparente, filamentoso e fluido. Nella fase ovulatoria (alte probabilità di concepimento) si ha un picco di estrogeni e il muco presenta l’aspetto tipico da “albume d’uovo crudo”, risultando e filante.

Durante questo periodo il muco favorisce il passaggio e la sopravvivenza degli spermatozoi diventando più alcalino e contrastando l’acidità del canale vaginale.

Il muco cervicale in gravidanza

Durante la gravidanza il muco assume una consistenza abbastanza densa e funge da barriera protettiva dell’ambiente uterino contro gli agenti patogeni esterni. In questo modo protegge il feto. Questo tappo si scioglie nella fase prodromica del parto.

Cosa succede se si usano contraccettivi

Se si utilizzano metodi contraccettivi ormonali il muco vaginale si addensa per impedire il passaggio degli spermatozoi nell’utero e impedire la fecondazione.

In caso di infezioni o di farmaci il colore e la consistenza del muco vaginale potrebbe variare, quindi è consigliabile rivolgersi al proprio ginecologo per un consulto.

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