Aumentano i suicidi in Italia: tutta colpa della pandemia?

di Romina Ferrante


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La pandemia da COVID-19 ha avuto impatti devastanti non solo sulla salute fisica, ma anche sulla salute mentale degli individui in tutto il mondo.

In particolare, si è assistito negli ultimi anni a un peggioramento significativo dei rapporti con il partner, un aumento della fatica nello svolgere le normali attività lavorative quotidiane e una maggiore difficoltà di concentrazione nello studio.

Il futuro incerto, i problemi economici, lo stress e l’ansia generalizzata, soprattutto nelle persone più fragili, hanno poi generato una sofferenza tale da spingere molti a togliersi la vita.

In un anno raddoppiati i casi di suicidio

In Italia, le preoccupazioni riguardanti il disagio psicologico a lungo termine stanno diventando sempre più reali, con dati davvero allarmanti sul numero di suicidi e tentativi di suicidio, registrati già a partire dai primi mesi del 2023.

Secondo l’Osservatorio sui Suicidi della Fondazione Brf – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze, da gennaio ad agosto di quest’anno nel nostro Paese si sarebbero verificati ben 630 suicidi e oltre 500 tentativi di suicidio.

Cifre davvero preoccupanti, soprattutto se paragonate ai numeri del 2022, quando si registrarono nello stesso periodo con 351 suicidi e 391 tentativi di suicidio.

Si tratta di dati, resi noti il 10 settembre, in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, che dovrebbero indurre a una seria riflessione.

Servono misure concrete per la prevenzione e il supporto psicologico

Come ha spiegato David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, l’aumento dei suicidi e dei tentativi di suicidio, soprattutto tra i giovani, sarebbe solo la punta dell’iceberg di un problema di disagio psicologico molto più ampio, per cui dopo la pandemia non si è fatto nulla di concreto.

“Non si risponde ai bisogni psicologici con slogan facili o con iniziative effimere. La scuola italiana nel 2023 non ha programmi strutturali per fare prevenzione e ascolto, per aiutare i ragazzi e le famiglie là dove portano i loro problemi. Noi non ci stancheremo di denunciare questa situazione, che fa della salute psicologica un privilegio per pochi”, ha dichiarato Lazzari.

Il presidente della Fondazione Brf, lo psichiatra Armando Piccinni, ha poi sottolineato come la mancanza di dati aggiornati sul disagio psicologico sia un ostacolo significativo per indagare a fondo sulla questione.

Nel 2019 l’Istituto Superiore di Sanità aveva e manifestato l’esigenza di creare un organo che monitorasse il fenomeno, annunciando l’attivazione dell’Osservatorio epidemiologico suicidi e sui tentativi di suicidio (Oestes). Un annuncio che però non ha trovato concreta attuazione.

“I dati istituzionali attualmente disponibili – ha evidenziato Piccinni – non sono correntemente aggiornati, tanto che l’ultimo Annuario statistico dell’Istat pubblicato nel 2022 contiene dei dati relativi al 2019. La Fondazione Brf, proprio per via della mancanza assoluta di dati aggiornati, ha istituito già durante la prima ondata della pandemia un Osservatorio suicidi, monitorando gli atti suicidari in base a un’attenta analisi delle notizie di cronaca, locali e nazionali”.

I dati emersi mostrano che la maggior parte dei suicidi si è verificata nel Nord Italia, con 240 casi, mentre il Centro del paese è stato meno colpito con 138 casi. Tuttavia, il fenomeno del suicidio è diffuso in tutta Italia.

Servono adeguate politiche di prevenzione del suicidio che coinvolgano tutti gli attori in gioco, dagli psicologi agli psichiatri, dagli insegnanti alle famiglie, specie considerando che il suicidio ha un’incidenza particolarmente grave tra i giovani”, ha poi concluso Piccinini.

L’aumento dei suicidi in Italia è una questione gravissima che richiede un’azione immediata e coordinata da parte delle istituzioni, dei professionisti della salute mentale e dell’intera società. Per queste ragioni è essenziale riconoscerne l’importanza e garantire a tutti l’accesso a servizi di supporto adeguati per prevenire ulteriori tragedie.

Foto da depositphotos.com

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