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Che cos’è l’acrilammide e perché è pericolosa per la nostra salute
L’acrilammide è un composto chimico che si forma naturalmente durante il processo di cottura ad alte temperature di alcuni alimenti amidacei, come patate, cereali e caffè. Questo composto è stato oggetto di crescente preoccupazione nella comunità scientifica a causa dei potenziali rischi per la salute associati al suo consumo.
La formazione di acrilammide avviene principalmente durante la cottura degli alimenti ad alte temperature, specialmente quando si frigge, si cuoce al forno o si tosta. Questo processo chimico si verifica attraverso una reazione tra zuccheri riducenti e amminoacidi presenti negli alimenti amidacei, noto come reazione di Maillard.
Sebbene questa reazione sia responsabile del sapore e del colore desiderati in molti alimenti, può anche portare alla formazione di sostanze indesiderate come l’acrilammide.
Gli alimenti che sono noti per contenere livelli significativi di acrilammide includono patatine fritte, patate fritte, snack a base di cereali, biscotti, pane tostato, caffè e molti altri prodotti amidacei sottoposti a processi di cottura ad alte temperature.
I rischi per la salute
La preoccupazione principale riguardo all’acrilammide è il suo potenziale cancerogeno. Studi condotti su animali hanno dimostrato che l’acrilammide è in grado di causare tumori, principalmente al fegato e alle ghiandole tiroidee. Sebbene non ci siano prove definitive che dimostrino che l’acrilammide possa causare cancerogenesi negli esseri umani, ci sono forti indizi che suggeriscono un legame tra il consumo di acrilammide e un aumentato rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro.
Inoltre, l’acrilammide può avere altri effetti negativi sulla salute. Studi epidemiologici condotti su popolazioni umane hanno evidenziato un possibile legame tra l’assunzione di acrilammide e un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e disturbi neurologici.
Per ridurre l’esposizione all’acrilammide, è consigliabile adottare alcune precauzioni durante la preparazione degli alimenti. Queste possono includere:
- Evitare di bruciare gli alimenti durante la cottura, poiché la formazione di acrilammide è più probabile quando gli alimenti vengono cotti a temperature molto elevate;
- Cuocere gli alimenti a temperature più basse e per periodi di tempo più brevi, quando possibile;
- Scegliere metodi di cottura come bollitura, lessatura o cottura al vapore anziché friggere, arrostire o tostare gli alimenti;
- Limitare il consumo di alimenti ad alto contenuto di acrilammide, come patatine fritte, snack a base di cereali e biscotti, preferendo alternative più salutari.
Sebbene al momento non esista un consenso definitivo sulla pericolosità dell’acrilammide per la salute umana, è prudente limitare l’esposizione a questo composto chimico attraverso scelte alimentari consapevoli e pratiche di cottura sicure, motivo per cui anche l’industria alimentare sta lavorando per sviluppare e implementare strategie per ridurre la formazione di acrillamide negli alimenti durante il processo di produzione.
La ricerca continua è necessaria per comprendere appieno gli effetti dell’acrilammide sulla salute umana e per sviluppare strategie efficaci per ridurre i rischi associati al suo consumo.
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