La Certosa cambia padrone: in vendita la villa sarda di Berlusconi, prezzo da capogiro

di Redazione


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L’iconico “buen retiro” sardo di Silvio Berlusconi, Villa Certosa a Porto Rotondo, è in vendita. Un cartello “vendesi” è stato posto sulla più prestigiosa delle ville del defunto Cavaliere, aprendo un capitolo inedito nella storia di questa residenza da favola, che per decenni ha ospitato personalità internazionali come Vladimir Putin, Tony Blair, José Zapatero e George W. Bush.

Accordi tra gli eredi per la dismissione del patrimonio immobiliare

L’annuncio arriva in seguito agli accordi raggiunti tra gli eredi di Berlusconi, che hanno deciso di dismettere parte del patrimonio immobiliare del Cavaliere. L’operazione, che coinvolge anche altre proprietà di pregio come Villa San Martino ad Arcore, Villa di Macherio e Villa Grande (ex Zeffirelli) a Roma, ha un valore complessivo attorno ai 400 milioni di euro. Secondo le indiscrezioni, il mandato di collocare sul mercato la famosa villa sarda sarebbe stato affidato all’agenzia Dils. Una recente valutazione ha stimato il valore di Villa Certosa intorno ai 260 milioni di euro, ma le aspettative potrebbero spingersi fino a 500 milioni.

Descrizione della residenza da sogno di Berlusconi

Questa residenza da sogno, composta da 126 stanze su 4500 metri quadri, ospita anche 4 bungalow, un teatro, una torre, una serra, una palestra, un’area talassoterapica e un orto di 300 metri quadrati all’interno di un parco di circa 600.000 metri quadrati. Un vero e proprio gioiello immerso nella splendida cornice di Porto Rotondo. Villa Certosa è stata la dimora sarda di Berlusconi fin dagli anni ’80 e ha rappresentato uno dei simboli del suo immenso potere e della sua influenza globale. La sua vendita segna quindi la fine di un’era, ma anche l’inizio di una nuova fase per questa proprietà iconica.

Trattativa privata e divisione del patrimonio tra gli eredi

La trattativa per l’acquisto è privata, ma in passato la villa avrebbe ricevuto proposte di acquisto da parte di emiri arabi e imprenditori spagnoli, rifiutate dal Cavaliere. Oggi, la divisione degli asset tra gli eredi rende necessario questo passo, che si inserisce nella gestione complessiva del patrimonio immobiliare di Berlusconi.

Tra le altre proprietà coinvolte, figura anche Villa Campari a Lesa, sul Lago Maggiore, per l’acquisto della quale sarebbe interessata Marina Berlusconi, che rileverebbe le quote dei fratelli. Alla figlia maggiore dovrebbero andare anche Baia della Luna a Lampedusa, la villa ad Antigua e gli appartamenti nel milanese. I proventi delle vendite saranno redistribuiti secondo le quote stabilite tra gli eredi, ovvero quelle definite dal nuovo assetto di Fininvest, con Marina e Piersilvio al 53% congiunto e Barbara, Eleonora e Luigi al 47%.

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