Aperto il testamento di Berlusconi, a chi va l’eredità? “Tanto amore a tutti voi, il vostro papà”

di Gaetano Ferraro


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“Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”. Così si apre il testamento di Silvio Berlusconi che ha lasciato ai suoi cari la propria eredità, un impero costruito nei suoi 86 anni di vita, fatto di aziende, soldi e tanti immobili anche di pregio. Pier Silvio e Marina Berlusconi ottengono la maggioranza di Fininvest secondo il testamento di Silvio Berlusconi. I figli di primo letto di Berlusconi raggiungono insieme il 53% del gruppo. Legati di 100 milioni vanno al fratello Paolo Berlusconi e a Marta Fascina, mentre Marcello Dell’Utri riceve 30 milioni.

Silvio Berlusconi lascia un impero costruito in una vita di successi

La maggioranza di Fininvest, azienda madre del compianto Silvio Berlusconi, passa nelle mani di Pier Silvio e Marina Berlusconi, figli di primo letto dell’ex premier Silvio Berlusconi. Secondo il testamento, i due ricevono l’intera quota disponibile, raggiungendo insieme il 53% del gruppo con quote paritarie.

Legati generosi per il fratello, la compagna e un amico fidato

Il testamento, contenuto in una busta non sigillata datata 19 gennaio 2022 e indirizzata ai figli, prevede anche legati per altre persone vicine all’ex premier. Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, e Marta Fascina, compagna dell’ex premier, ricevono ciascuno 100 milioni di euro, mentre Marcello Dell’Utri ottiene un legato di 30 milioni di euro.

Il testamento di Silvio Berlusconi mira a consolidare l’armonia familiare

Silvio Berlusconi, nella sua lettera allegata al testamento, ringrazia i figli, scrivendo: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”. Un messaggio che il Cavaliere ha voluto mandare a chi gli è stato vicino soprattutto nell’ultimo periodo. L’obiettivo del Cavaliere era di consolidare l’armonia tra i suoi cinque figli e la compattezza del gruppo, senza alcuno stravolgimento. L’assetto di Fininvest, con le sue società quotate in Borsa, è centrale e dominante, rappresentando lo snodo attraverso il quale passano i dividendi per la famiglia che a sua volta sostiene le spese milionarie per la gestione delle grandi ville e il supporto a Forza Italia.

Le ultime volontà di Berlusconi scritte mentre andava in ospedale

Il notaio milanese Roveda, che custodisce il testamento pubblico di Berlusconi, ha letto le ultime volontà del Cavaliere in presenza di due testimoni, avvocati di lungo corso che seguono gli interessi dei figli del fondatore di Fininvest e di Forza Italia. I cinque figli eredi dell’impero di Berlusconi hanno ascoltato in collegamento la lettura del testamento. Il testo era contenuto in una busta non sigillata, datata Arcore 19 gennaio 2022 con la scritta ai miei figli contenente un foglio di carta intestata composto da due facciate scritto con inchiostro nero, in tutto una quindicina di righe. Silvio Berlusconi, quando ha scritto la lettera, stava andando al San Raffaele. “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue”, scrive indicando le donazioni al fratello, a Fascina e a Dell’Utri.

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