Suicida dopo il servizio de Le Iene, la trasmissione si giustifica

di Redazione


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Il programma de Le Iene ha affrontato ieri sera, martedì 8 novembre, la vicenda del suicidio del 64enne di Forlimpopoli (Forlì) che, per un anno, aveva finto in chat di essere una ragazza di nome Irene Martini col 24enne Daniele che, scoperto il raggiro, si è tolto la vita, impiccandosi nella soffitta di casa.

Matteo Viviani, la ‘iena’ che ha raccolto la denuncia dei genitori di Daniele e ha rintracciato Roberto Zaccaria, ha spiegato: “È una trageda nella tragedia che non solo non ci lascia indifferenti, ma ha colpito tutti noi. Prima di raccontare questa drammatica vicenda, ne abbiamo raccontate altre, molto simili, ma che fortunatamente non hanno avuto lo stesso epilogo. Il catfishing è un fenomeno molto più ampio e pericoloso di quello che si può immaginare e le vittime sono sempre i soggetti più deboli, quelli che dovrebbero essere maggiormente tutelati. E la domanda è: attorno a questo problema stiamo vivendo un vuoto normativo? Abbiamo gli strumenti per proteggere le persone più a rischio? Nel nostro ordinamento è previsto il reato di sostituzione di persona, ma siamo sicuri che sia sufficiente? Nel frattempo apprendiamo dalla stampa che la procura di Forlì ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti sulla morte di Roberto. Sicuramente continueremo ad occuparci di ‘catfishing’ perché imparare a conoscere il problema è il primo passo per evitarlo”.

Le Iene hanno anche affermato, nel nuovo servizio, che Roberto Zaccaria, sempre fingendo di essere Irene Martini, avrebbe ‘adescato’ altri ragazzi.

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