La ragazza uccisa in una chiesetta, il fidanzato italiano fermato aveva precedenti per violenza sulla vittima

di Redazione


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È sempre più un giallo la vicenda della ragazza francese di 22 anni rinvenuta senza vita lo scorso 6 aprile in un’ex cappella nei pressi del villaggio fantasma di Equilivaz, nel comune di La Salle in Valle d’Aosta. Dopo giorni di ricerche, la polizia francese ha arrestato mercoledì sera a Lione il fidanzato della vittima, il 21enne Sohaib Teima. Il giovane, di origini egiziane ma nato in Italia e residente a Fermo, nelle Marche, era ricercato dalla fine di marzo per violazione del divieto di avvicinamento alla ragazza, misura che gli era stata notificata lo scorso 13 gennaio a seguito di episodi di violenza.

La ricostruzione del viaggio della coppia

Secondo quanto ricostruito, la coppia era in viaggio in Europa e si era fermata in Valle d’Aosta per qualche giorno. I due erano stati avvistati nei pressi di La Salle alla fine di marzo, forse alla ricerca di qualche rudere da esplorare. Da appassionati di “urbex”, ovvero di esplorazione urbana di edifici abbandonati, i due potrebbero essersi spinti tra i resti del villaggio di Equilivaz. Che cosa sia successo in quel luogo ancora non è chiaro, ma dall’autopsia emergono pochi dubbi: la ragazza è stata accoltellata frontalmente al collo e all’addome, morendo dissanguata nel giro di poco tempo.

Le accuse di omicidio a Sohaib Teima

Le autorità italiane accusano quindi Sohaib Teima di omicidio. L’ipotesi prevalente è che alla base del delitto ci sia stata una lite degenerata in tragedia. Il giovane, subito dopo i fatti, sarebbe tornato oltralpe attraverso il traforo del Monte Bianco, portando via con sé cellulare e documenti della vittima nel tentativo di rallentare le indagini. La ragazza, originaria dell’area metropolitana di Lione, è stata riconosciuta solo molti giorni dopo da alcuni parenti giunti sul luogo. Il corpo era stato trovato in posizione fetale, come se dormisse, con accanto solo una confezione di marshmallow.

Lo sgomento della comunità

La notizia lascia sgomenta la piccola comunità di La Salle, i cui abitanti avevano assistito all’arrivo della coppia solo pochi giorni prima dell’omicidio. “Mi sembravano due ragazzi sofferenti, erano vestiti come dark, come vampiri” racconta una residente che aveva scambiato qualche parola con loro. La ragazza in particolare appariva provata e molto magra. Lui, dall’aspetto più giovane, con riccioli neri e carnagione olivastra, si era dimostrato gentile e aveva detto di venire dal confine svizzero. Nessuno poteva certo immaginare che di lì a poco la vita di quella giovane turista sarebbe stata spezzata in modo così tragico e brutale. Teima, che già doveva affrontare un processo a Grenoble per le precedenti violenze sulla fidanzata, è stato trasferito in carcere ed è accusato di omicidio. La famiglia della vittima, distrutta dal dolore, chiede che sia fatta piena luce su quanto accaduto e che il responsabile paghi fino in fondo per questo efferato delitto.

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