Omicidi di Denisa Adas e Ana Maria Andrei: trovata una vertebra

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Nuove scoperte nei terreni di Montecatini e Monsummano alimentano i sospetti su Vasile Frumuzache, accusato di due efferati omicidi. Una vertebra trovata durante gli scavi riapre il caso: ci sono altre vittime?

Omicidi di Denisa Adas e Ana Maria Andrei

A Montecatini Terme e Monsummano, in provincia di Pistoia, le indagini sul caso di Vasile Frumuzache, la guardia giurata romena di 32 anni accusata degli omicidi di Denisa Maria Adas e Ana Maria Andrei, si arricchiscono di nuovi e inquietanti dettagli. Una vertebra, capelli e frammenti di tessuto sono stati rinvenuti durante gli scavi avviati nei terreni legati all’indagato, alimentando i sospetti che il caso possa nascondere ulteriori crimini. Le operazioni investigative, condotte con meticolosità dai Carabinieri, si concentrano su un’area isolata e su un passato che potrebbe rivelare verità ancora più oscure.

Scavi al bosco delle Panteraie: una vertebra come nuovo indizio

Le ricerche nel bosco delle Panteraie, a Montecatini Terme, hanno preso il via per verificare la possibile presenza di ulteriori resti umani o tracce di altri crimini. Qui, in una zona impervia e nascosta tra rovi e vegetazione spontanea, sono stati ritrovati i corpi di Denisa Maria Adas, 30 anni, e Ana Maria Andrei, 27 anni, entrambe escort romene uccise in momenti diversi. La scoperta di una vertebra durante le operazioni di ripulitura dell’area, effettuata con ruspe e decespugliatori, ha riacceso l’attenzione degli inquirenti. Il ritrovamento, riportato da fonti ufficiali, è al vaglio degli esperti della Sezione Investigazioni Scientifiche (Sis) dei Carabinieri per determinarne l’origine e il possibile collegamento con altre vittime. L’area, situata vicino a un casolare abbandonato, è stata interdetta a curiosi e giornalisti per consentire rilievi accurati.

Maria Denisa Paun
Maria Denisa Paun

Indagini a Monsummano: il giardino del killer sotto esame

Parallelamente, gli investigatori hanno concentrato le loro attività nell’abitazione di Vasile Frumuzache a Monsummano Terme, a pochi chilometri da Montecatini. Qui, il 32enne aveva confessato di aver bruciato la testa di Denisa Adas e i suoi vestiti, utilizzando benzina e legna in un’area del giardino. Durante i sopralluoghi, i Carabinieri hanno individuato un basamento in mattoni con evidenti segni di incendio, situato lungo un viottolo che costeggia una vigna, a circa 300 metri dalla casa. Questo manufatto, su cui sono stati trovati mattoni in cemento, è ora al centro delle analisi per verificare la presenza di ulteriori tracce biologiche o materiali rilevanti. Le operazioni, che coinvolgono anche il Nucleo Cinofili, sono proseguite per l’intera giornata di ieri, con gli investigatori che hanno setacciato ogni angolo della proprietà.

I crimini confessati: Denisa e Ana Maria, due vite spezzate

Vasile Frumuzache, reo confesso, ha ammesso di aver ucciso Denisa Maria Adas nella notte tra il 15 e il 16 maggio 2025, strangolandola e decapitandola dopo un incontro a pagamento nel residence Ferrucci di Prato. Secondo la sua versione, la donna lo avrebbe ricattato, chiedendo 10 mila euro per non rivelare alla moglie la loro relazione. Il corpo di Denisa, nascosto in un trolley bianco, è stato abbandonato tra i rovi vicino al casolare di Montecatini, mentre la testa, carbonizzata, è stata ritrovata a chilometri di distanza. Durante un secondo interrogatorio, Frumuzache ha confessato un ulteriore omicidio: quello di Ana Maria Andrei, scomparsa il 1° agosto 2024. La giovane, accoltellata dopo aver rifiutato una prestazione sessuale, è stata nascosta nello stesso campo isolato. I resti, in avanzato stato di decomposizione, sono stati identificati grazie alle indicazioni del killer.

L’ombra di un serial killer

La procura di Prato, guidata dal procuratore Luca Tescaroli, non esclude che Frumuzache possa essere responsabile di altri crimini. Nuovi indizi, tra cui capelli e uno slip trovati durante gli scavi, hanno spinto gli inquirenti a esaminare sette anni di traffico telefonico dell’indagato, per ricostruire i suoi contatti e movimenti. Le indagini si estendono anche alla provincia di Trapani, dove Frumuzache ha vissuto fino al 2022, per verificare eventuali collegamenti con altre scomparse. La possibilità che l’uomo, descritto come un padre di famiglia apparentemente irreprensibile, possa essere un serial killer specializzato in escort ha aperto scenari inquietanti.

Un’aggressione in carcere e il trasferimento a Sollicciano

Le indagini sono state segnate anche da un episodio di violenza: Frumuzache è stato aggredito nel carcere di Prato da un cugino di Ana Maria Andrei, che gli ha gettato olio bollente sul volto, provocandogli ustioni di primo e secondo grado. L’aggressione, avvenuta nella casa circondariale della Dogaia, ha spinto le autorità a trasferire l’indagato nel carcere di Sollicciano a Firenze, dove è ora detenuto in regime di massima sorveglianza. La procura di Prato ha aperto un procedimento penale per l’incidente, definendolo “un fatto di particolare gravità”.

Prossimi passi: autopsie e analisi forensi

Le indagini proseguono senza sosta. Nei prossimi giorni, saranno effettuati esami autoptici sui resti di Denisa Adas e Ana Maria Andrei per confermare le cause della morte e l’identità della seconda vittima tramite il Dna. I campioni raccolti durante gli scavi, tra cui la vertebra, saranno analizzati per determinare se appartengono a una delle vittime note o a un’eventuale terza persona. La procura ha pianificato ulteriori sopralluoghi al casolare di Montecatini, con l’obiettivo di ripulire completamente l’area dalla vegetazione per escludere la presenza di altri resti. Nel frattempo, le telecamere di sorveglianza pubbliche e private saranno esaminate per verificare la veridicità delle confessioni di Frumuzache e l’eventuale coinvolgimento di complici.