Il Tribunale dei Minori di Venezia autorizza l'adozione di una bambina da parte di una coppia di mamme residenti a Silea. Una battaglia per i diritti.
Data alle fiamme dal compagno, Anna è morta dopo atroci sofferenze
Una morte devastante, dopo giorni di agonia e sofferenze indicibili. Si è spenta oggi all’ospedale Civico di Palermo Anna Elisa Fontana, la donna di 48 anni originaria di Pantelleria che lo scorso venerdì era stata cosparsa di benzina e data alle fiamme dal compagno, Onofrio Bronzolino. Le ustioni riportate sul 70% del corpo non le hanno lasciato scampo.
La terribile vicenda avvenuta a Pantelleria
Una fine terribile per Anna Elisa, conosciuta e benvoluta sull’isola dove lavorava come dipendente in una struttura alberghiera. Venerdì sera, al culmine di una lite furibonda con il compagno palermitano, è stata immolata viva tra le mura domestiche. Secondo quanto ricostruito, Bronzolino l’avrebbe prima cosparsa di benzina per poi darle fuoco. Le urla strazianti della donna hanno richiamato i vicini che hanno dato l’allarme. Nonostante le gravi ustioni, Anna Elisa ha avuto la lucidità di correre in bagno e fare una doccia nel tentativo disperato di spegnere le fiamme che la divoravano.
Le cire dei medici ma il suo cuore ha smesso di battere
Il suo aguzzino invece è fuggito a bordo dell’auto, sfondando le transenne del centro prima di essere bloccato dai Carabinieri, allertati da alcuni residenti. La corsa in ospedale e il trasferimento d’urgenza a Palermo non sono bastati a salvarle la vita. Oggi il suo cuore si è fermato per sempre, stremato dalle ferite.
Un ggesto feroce
Bronzolino si trova ora ricoverato nel reparto detenuti dello stesso nosocomio, piantonato in stato di fermo con l’accusa di omicidio aggravato e incendio doloso. La tragedia di Anna Elisa ha sconvolto la comunità di Pantelleria, incredula di fronte alla ferocia di un gesto che nessuno è riuscito a impedire. L’ennesima vittima di una violenza cieca contro le donne, sacrificata da chi avrebbe dovuto amarla e rispettarla.