Maria Grazia Cucinotta: “Io aggredita a 20 anni, servono pene severe”

di Redazione


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Maria Grazia Cucinotta parla apertamente sulla sua esperienza personale di violenza, e lancia un appello per pene più severe per gli autori di abuso sessuale. L’attrice siciliana, fondatrice della onlus “Vite senza paura” e autrice dell’omonimo libro, si dedica da anni alla lotta contro la violenza sulle donne, e alla sfida contro i pregiudizi che possono colpire le vittime di stupro.

“Non si dica più che la vittima di uno stupro se l’è cercata”

La Cucinotta, in una intervista a Repubblica Palermo, ha sottolineato l’importanza di cambiare le percezioni culturali, affinché non si dica mai più che una vittima di stupro se l’è cercata per il modo in cui veste o si comporta. Ha partecipato anche alla campagna social “Io non sono carne”, un’iniziativa intesa a contrastare la visione delle donne come prede. La sensazione di sentirsi prede è qualcosa che Cucinotta ritiene insita nella crescita delle donne. Descrive la sensazione come “angosciante” e persistente, un’eredità di generazioni di donne che hanno dovuto stare attente ed essere prudenti. Tuttavia, Cucinotta sostiene che è giunto il momento di dire basta, di esigere rispetto e sicurezza.

“La società è regredita”

Quando le è stato chiesto se la società è regredita in termini di sicurezza e rispetto per le donne, Cucinotta ha risposto con un assoluto sì. “La legge deve intervenire per affrontare questa sorta di cannibalismo, una regressione dei diritti e della sicurezza delle donne”. L’attrice ha anche chiesto pene più severe per gli autori di stupro, sottolineando che “la vittima viene scelta consapevolmente e viene massacrata sia fisicamente che psicologicamente”. Ha condannato duramente gli attacchi sui social media rivolti alle vittime di stupro, sostenendo che coloro che partecipano a tali attacchi dovrebbero essere ritenuti responsabili.

Un episodio di violenza subito in prima persona

Sul suo personale incontro con la violenza, Cucinotta ha rivelato di essere stata aggredita all’età di vent’anni. Il ricordo di quell’aggressione è ancora vivo in lei ed ha cambiato per sempre il suo modo di percepire il mondo e le persone intorno a sé. Riguardo al lavoro della sua associazione, Cucinotta ha parlato delle numerose donne che vengono accolte, vittime di violenza fisica e sessuale. Ha condannato fermamente gli autori di tali violenze, sottolineando che l’origine di un individuo non giustifica o spiega tali comportamenti.

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