Violenze e abusi alla moglie, nuove accuse a Omar a 22 anni dal delitto di Novi Ligure
Omar Favaro, noto per l’omicidio commesso da minorenne a Novi Ligure nel 2000, è nuovamente al centro di un caso giudiziario
Omar Favaro, oggi 41enne, è nuovamente al centro di un caso giudiziario. Ventitré anni dopo il drammatico delitto di Novi Ligure, dove da minorenne uccise con estrema ferocia la madre e il fratello minore della sua allora fidanzata Erika De Nardo, Favaro è ora accusato di maltrattamenti in famiglia.
Gravi accuse di violenza domestica
La Procura di Ivrea ha chiuso le indagini a suo carico, che potrebbero portare al rinvio a giudizio e al processo. Le accuse riguardano una ventina di episodi di violenza fisica, psicologica e sessuale nei confronti dell’ex moglie e della figlia, avvenuti tra il 2019 e il 2021.
Un clima di terrore tra le mura domestiche
Secondo quanto emerso, Favaro avrebbe sottoposto la ex consorte a un clima di terrore, con reiterate minacce di morte, di sfregiare il suo volto con l’acido o di ridurla su una sedia a rotelle. Inoltre, l’avrebbe controllata economicamente, vietandole di uscire di casa e sottoponendola a percosse, insulti e addirittura episodi di violenza sessuale. La Procura ha raccolto prove consistenti sugli abusi, tanto da richiedere inizialmente il divieto di avvicinamento alle vittime. Tuttavia, la scorsa estate il Tribunale del Riesame di Torino aveva respinto tale richiesta cautelare.
Favaro respinge le accuse, ma il caso procede
< Omar Favaro respinge con fermezza le accuse, definendole “calunniose”. Il suo difensore, l’avvocato Lorenzo Repetti, sottolinea che la vicenda si inserisce nell’ambito di una causa di separazione in cui è in discussione anche l’affidamento della figlia. h2>Interrogativi sul reinserimento sociale e la recidiva. Ora, la Procura di Ivrea ha concluso le indagini, e si attende l’udienza per il rinvio a giudizio di Omar Favaro. Il caso solleva interrogativi sulla sua capacità di reinserimento nella società dopo il tragico crimine commesso da minorenne, e sulla possibile recidiva di comportamenti violenti all’interno delle mura domestiche.
