Giulia Tramontano, trovato il corpo: l’ha uccisa il fidanzato

di Manuela Zanni


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Si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda di Giulia Tramontano, la 29enne scomparsa nella notte tra sabato e domenica 28 maggio. Il suo compagno, Alessandro Impagnatiello ha confessato il femminicidio della giovane in stato di gravidanza.

Giulia Tramontano uccisa dal fidanzato

È stato trovato il corpo di Giulia Tramontano. Il suo fidanzato Alessandro Impagnatiello che da ieri pomeriggio era indagato per omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale, ha confessato. Gli inquirenti stanno procedendo a disporre il fermo del 30enne che, nel frattempo, è stato portato in carcere a San Vittore. Dopodiché la Procura preparerà la richiesta di convalida e custodia cautelare.

Giulia Tramontano
Giulia Tramontano

Alessandro Impagnatiello ha confessato l’omicidio di Giulia

È stato lo stesso giovane ad aver dato indicazioni su dove trovare il corpo, in un’area verde di Senago e precisamente in un’intercapedine dietro a un edificio dopo avere confessato il femminicidio. Impagnatiello ha raccontato la verità di fronte al pm Alessia Menegazzo, titolare delle indagini con l’aggiunto Letizia Mannella, messo alle strette dalle tracce trovate al luminol nella sua Volkswagen, probabilmente sangue, che avrebbero portato gli inquirenti a contestargli l’omicidio della fidanzata incinta.

Giulia Tramontano omicidio
Giulia Tramontano e l’assassino.

Come è morta Giulia Tramontano

Secondo una prima ricostruzione sembrerebbe che il trentenne abbia accoltellato la giovane un paio di volte e poi abbia provato a bruciarne il cadavere, ma non ci sarebbe riuscito. Avrebbe poi traportato il corpo con la sua auto fino al luogo in cui è stato trovato. L’uomo avrebbe detto di aver fatto tutto da solo.

Perché Alessandro Impagnatiello ha ucciso Giulia Tramontano

L’omicidio sarebbe avvenuto nella casa che la coppia condivideva: sabato Giulia aveva incontrato una donna, una collega del 30enne, con cui il fidanzato aveva portato avanti una relazione parallela all’insaputa di entrambe. La giovane sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza davanti a casa verso le 19 di sabato quando la ragazza stava rientrando in casa. Lì, sarebbe avvenuta la lite che è poi culminata nell’omicidio.

Giulia Tramontano
Giulia Tramontano

Le ricerche e il depistaggio di Impagnatiello

Impagnatiello al fine di depistare le indagini aveva presentato denuncia intorno alle 18 della scorsa domenica 28 maggio, raccontando che la ragazza sarebbe scomparsa mentre lui era al lavoro. Ai carabinieri aveva spiegato di essere uscito di casa intorno alle 7 per andare al lavoro e di essersi accorto della sua assenza solo alle 17, quando è rientrato. Da casa, inoltre, mancavano il passaporto di Tramontano, una borsa e 400 euro in contanti.

Le incongruenze del racconto dell’omicida

Dal suo racconto erano emerse alcune incongruenze confermate poi dalle tracce di sangue trovate sulla sua auto e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. I magistrati sospettano, inoltre, che sia stato lui a mandare i messaggi alla madre e a un’amica la sera di sabato: in quei messaggi, la ragazza aveva scritto di essere turbata e che sarebbe andata a dormire.

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