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Giulia Tramontano, Pupo: “Anche io stressato come Impagnatiello perché gestisco due relazioni”

Sta facendo molto discutere la lettera inviata dal cantante Pupo a Dagospia, con alcune riflessioni relative al caso di Giulia Tramontano, uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello. Una vicenda che ha sconvolto l’opinione pubblica italiana e in merito alla quale l’artista esprime una serie di considerazioni che non sono passate inosservate.

Giulia Tramontano, le parole di Pupo

Quanto accaduto a Giulia Tramontano ha profondamente sconvolto l’intera Italia. La 29enne, che era incinta di 7 mesi, era scomparsa dalla sua casa di Senago, nel Milanese, il 27 maggio. A dare l’allarme era stato il compagno, Alessandro Impagnatiello. Sono subito scattate le indagini e le ricerche, che hanno rivelato che l’uomo aveva una doppia vita e che la fidanzata l’aveva scoperto. Nella notte tra il 31 maggio e l’1 giugno, la terribile svolta: l’uomo ha confessato il delitto e il cadavere è stato trovato.

Il caso ha fatto e continua a far discutere e non sono mancati anche i volti noti del mondo dello spettacolo che hanno voluto dare il proprio parere. Tra questi, anche Enzo Ghinazzi, noto al pubblico come Pupo, che ha scritto una lettera a Dagospia.

Pupo

“Anche io un po’ stressato come Alessandro Impagnatiello”

Il cantante prende spunto dalle sue vicende personali, facendo un paragone tra lui e Alessandro Impagnatiello: “Anche io, come Alessandro Impagnatiello, sono un po’ stressato dalla gestione di due rapporti sentimentali che durano da trentacinque anni, ma voglio tranquillizzare tutti e soprattutto le mie due donne, mia moglie Anna e la mia compagna Patricia, non ho intenzione di uccidere nessuno“, afferma.

Nel suo commento, Pupo pone l’attenzione sul modo in cui dovrebbero essere educati i giovani che, a suo avviso, “non sanno più sopportare niente”.

“Questa vicenda non è solo la tragedia che coinvolge due povere famiglie, ma è il dramma di una generazione di ragazzi che non sanno più sopportare niente. È il risultato del vuoto e dell’ipocrisia della società in cui viviamo. Un contesto folle ed assurdo in cui il vero e il falso si sono mischiati al punto da non poterli più distinguere. C’è chi sbraita e urla che bisogna urgentemente trovare una soluzione, affinché fatti del genere non accadano più. Ma in che mondo vivono questi? È come dire che non ci devono essere più le guerre e che le persone devono smettere di odiarsi e di ammazzarsi fra di loro! Che ca**o vuole dire?”.

In ultimo, la conclusione del cantante: “Non è così che si educano e si formano le nuove generazioni! Lo sappiamo benissimo che la vita è una sfida, una lotta cruenta, una guerra quotidiana e che nessuno ti regala mai niente ed è questo che dovremmo comunicare ai ragazzi.  A questi ”poveracci” sempre più smarriti e disperati che, di fronte al primo problema, al primo ostacolo, si arrendono e perdono la testa“.