Difende una ragazza dal fidanzato violento e viene pestato: “Era plagiata da lui”

di Gaetano Ferraro


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Brutale aggressione Milano, in zona Baggio, ai danni di Francesco, un ragazzo che era intervenuto per difendere una giovane donna presa a pugni dal proprio fidanzato. Il giovane, come ha raccontato lui stesso a MilanoBelladaDio, stava tornando a casa dal lavoro quando si è trovato davanti la scena: un uomo che colpiva con un pugno la fidanzata, sotto gli occhi indifferenti dei passanti.

L’intervento coraggioso di Francesco

Francesco non ci ha pensato due volte ed è intervenuto per dividere la coppia e chiamare la polizia. La reazione del fidanzato violento però è stata tremenda: in pochi istanti sono arrivati sul posto 4 amici dell’uomo che hanno aggredito il ragazzo pestandolo selvaggiamente con calci e pugni, fino a ridurlo in fin di vita. Il ragazzo ora si trova ricoverato in ospedale con un grave trauma cranico, la frattura del setto nasale e una costola incrinata. Le ferite fisiche però non sono nulla in confronto allo shock per l’assurda reazione della ragazza che avrebbe dovuto difendere: “Capisci che adesso il mio ragazzo va nei casini per colpa tua?”, avrebbe detto la giovane a Francesco, come se fosse d’accordo col fatto che il suo uomo potesse picchiarla.

La reazione assurda della ragazza vittima di violenza

“Era impaurita ma sembrava plagiata dal fidanzato, come se fosse concorde col fatto che lui potesse farle quello che voleva solo perché erano una coppia”, ha raccontato sconvolto il ragazzo. Che ha aggiunto: “Le ho spiegato che la situazione era grave, che era in pericolo, che dovevo difenderla…ma lei sembrava solo preoccupata che il suo uomo violento avesse dei guai”.

Le parole della vittima

Una vicenda terribile che mette ancora una volta in evidenza il problema della violenza sulle donne. Francesco ora spera che il suo gesto, seppur finito nel peggiore dei modi, possa smuovere le coscienze e spingere le persone a non voltarsi dall’altra parte. “Preferisco essere gettato a terra e rialzarmi piuttosto che stare in silenzio davanti all’omertà”, ha detto il giovane. Che ha poi concluso: “Non è la prima volta che nel mio quartiere assisto a scene simili senza che nessuno intervenga. Ma stavolta non potevo non fare nulla per aiutare quella ragazza”.

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