Ferragni come Joker, per l’Espresso è ormai un ‘mostro’: l’influencer scaricata dalla sinistra

di Walter Giannò


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La Ferragni in copertina sull’Espresso con la faccia truccata da clown e il titolo: “Il lato oscuro di Chiara” con un’inchiesta del settimanale su “una rete ingarbugliata di società, una girandola di quote azionarie. Tra parter ingombranti, manager indagati e dipendenti pagati poco. L’infuencer è a capo di un impero dove la trasparenza non è di casa”.

Un’introduzione forte, più della copertina che, però, sui social ha determinato pareri discordanti, anche in considerazione del fatto che l’imprenditrice digitale, prima del Pandoro Gate, era stata spessa erta a paladina della sinistra ed ora è protagonista in negativo di un settimanale che – non è ovviamente un mistero – si rivolge soprattutto a quella tipologia di lettore.

Chiara Ferragni, quindi, come Joker, il noto rivale di Batman, caratterizzato da un forte istinto criminale e da una follia a tratti disumana, incapace di provare empatia. Insomma, un mostro.

A difendere l’Espresso (ovviamente) Selvaggia Lucarelli che, quando si presenta l’occasione, non perde tempo per scrivere qualcosa contro Chiara Ferragni: “Gente che non ha mai letto un giornale pensa che non sia mai esistita una copertina simile. E si concentra sulla foto, mica su quello che c’è scritto sotto la foto”.

L’obiettivo della firma de Il Fatto Quotidiano è chi ha scritto che si tratta di una “copertina che non c’entra niente con il giornalismo ma che è pregna di una violenza inaudita” oppure chi “da donna”, si è sentita “sfregiata. L’Espresso è una rivista di attualità e mi disgusta pensare che il racconto dell’attualità debba passare attraverso lo scherno feroce”.

Naturalmente, Selvaggia Lucarelli non è la sola a pensare che quella copertina sia adeguata all’imprenditrice digitale: “Qui stanno trattando Chiara Ferragni semplicemente come un’adulta di potere. Lo so che il suo aspetto delicato confonde molto. Ma è un’adulta di potere. Nel bene e nel male”, ha scritto qualcuno, come riportato su Adnkronos.

Tuttavia, è come se sia in atto un’operazione di allontanamento netto dalla Ferragni da chi sta a sinistra e l’inchiesta de L’Espresso (legittima, ci mancherebbe, non è questo il punto) ne è la prova.

Insomma, Chiara non sta più simpatica a sinistra, figuriamoci alla destra. Però, attenzione… mai condannare qualcuno prima che lo facciano i giudici (e se)… e mai accanirsi come se fosse una ‘Matteo Messina Denaro‘ qualunque… Al netto della gravità delle accuse contestate.

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