Addio ad Eleonora Giorgi, indimenticabile protagonista del cinema italiano

di Redazione
Stampa articolo


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Dopo quindici mesi di lotta contro il tumore al pancreas, Eleonora Giorgi si è spenta a 71 anni. Una diagnosi arrivata per caso, a seguito di una tosse persistente, ha segnato l’inizio di un percorso difficile, affrontato con determinazione e senza mai cadere nella retorica della “guerriera”.

Ha vissuto la malattia con lucidità, senza negarsi la speranza, ma consapevole dei limiti della medicina. “Fatemi andare via con dignità, senza inutili accanimenti”, aveva chiesto ai suoi cari, i figli Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro, che le sono stati accanto fino all’ultimo istante.

Una vita intensa, quella di Eleonora Giorgi, fatta di successi e cadute, di scelte coraggiose e di grandi amori, sempre vissuta con passione e autenticità.

L’icona del cinema italiano e il successo con Verdone

Nata a Roma il 21 ottobre 1953, Eleonora Giorgi ha esordito giovanissima nel cinema, conquistando il pubblico con il suo fascino e il suo talento.

Dopo ruoli nei film d’autore e nelle commedie sexy all’italiana degli anni ’70, ha saputo reinventarsi, dimostrando versatilità e carisma. Il vero trionfo arriva nel 1982 con “Borotalco” di Carlo Verdone, dove interpreta Nadia Vandelli, ruolo che le vale il David di Donatello e il Nastro d’Argento.

“E’ stato il più bel ruolo della mia carriera e uno dei personaggi femminili più riusciti del cinema italiano”, ha confessato Giorgi. “Io ero all’apice della carriera, Carlo aveva avuto uno straordinario successo con i suoi primi film ‘Un sacco bello’ e ‘Bianco Rosso e Verdone’. Avevo un desiderio folle di lavorare con Verdone e lanciai un appello che lui raccolse – ha detto in un’intervista sempre del 2022 al ‘Messaggero – Dalle nostre conversazioni nacque il ruolo di Nadia in cui misi molto della mia personalità. Anch’io ero una bionda spumeggiante e un po’ ingenua, proprio come Nadia. Che pronuncia la migliore battuta femminista del cinema italiano, e ben 40 anni fa: ‘Anch’io ho diritto alla mia dimensione, mica posso fare la casalinga’. Quel film dimostrò che un’attrice carina poteva far ridere e mi regalò una soddisfazione indimenticabile”.

Un successo straordinario, che ancora oggi viene ricordato con affetto: “All’epoca ero fidanzata con Warren Beatty e una sera, a Los Angeles, andai al ristorante con lui, Jack Nicholson e Anjelica Huston. Dal tavolo vicino due ragazzi romani, ignorando del tutto quelle tre star, si fiondarono su di me per un autografo esclamando: ‘Anvedi, c’è Nadia di Borotalco!’. Ancora oggi mi scrivono sui social studenti all’estero che organizzano serate italiane a base di pizza e Borotalco”.

Il film racconta la storia di Sergio Benvenuti, un giovane venditore porta a porta, e della sua collega Nadia, spigliata e amante della musica leggera. La vicenda prende una piega rocambolesca quando Sergio si finge un uomo di mondo per conquistare Nadia, dando vita a un intreccio di bugie e malintesi. Alla fine, ognuno sembra tornare alla propria realtà, ma la voglia di evasione non scompare mai del tutto.

Gli amori, i no celebri e la rinascita personale

La vita sentimentale di Eleonora Giorgi è stata altrettanto intensa quanto la sua carriera. Il grande amore con Angelo Rizzoli, da cui ebbe il figlio Andrea, la aiutò a uscire dalla dipendenza dall’eroina, in cui era caduta dopo la tragica morte del fidanzato Alessandro Momo.

Il matrimonio finì con lo scandalo finanziario che travolse Rizzoli, ma Eleonora seppe rialzarsi. Sul set di Sapore di mare 2 conobbe Massimo Ciavarro, con cui ebbe il secondogenito Paolo.

La loro relazione, seguita con affetto dal pubblico, si concluse dopo pochi anni, ma tra loro rimase un legame profondo. Celebri anche i suoi rifiuti a personaggi del calibro di Alain Delon e Alberto Moravia, sintomo di un’indipendenza e di una consapevolezza di sé fuori dal comune.

La scoperta della malattia e l’ultimo anno di battaglia

Il tumore al pancreas le è stato diagnosticato cinque giorni dopo il suo settantesimo compleanno. Un colpo di tosse durante un controllo e un esame di approfondimento hanno rivelato la malattia.

Con il suo solito spirito, ha deciso di parlarne pubblicamente, condividendo con il pubblico la sua esperienza e sensibilizzando sull’importanza della prevenzione. Non si è mai lasciata abbattere, affrontando le cure con coraggio e raccontandosi con sincerità nei salotti televisivi.

“Voglio sentire tutto l’amore del mio pubblico”, diceva, e quel pubblico l’ha amata fino all’ultimo, restituendole l’affetto che lei ha donato nel corso della sua lunga carriera. Eleonora Giorgi ha lasciato un segno indelebile nel cinema e nella televisione italiana, un’icona che sarà ricordata per la sua vitalità, la sua schiettezza e il suo talento.

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria

×