Massacra due donne dopo il rifiuto di rapporti sessuali: il raptus e il duplice omicidio

di Redazione


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Le due donne romene assassinate nella notte tra giovedì e venerdì nelle loro rispettive abitazioni a Naro, in provincia di Agrigento, sarebbero state massacrate dopo aver respinto le pesanti avances da parte del loro assassino. È quanto emerge dalla ricostruzione effettuata dai magistrati di Agrigento che indagano sul raccapricciante duplice omicidio per il quale ieri sera è stato fermato un rumeno di 23 anni, Omar Edgar Nedelkov, accusato di duplice assassinio e vilipendio di cadavere.

Ricostruzione dell’orrore: le donne uccise dopo aver respinto le pesanti avances dell’assassino

Secondo il Procuratore aggiunto Salvatore Vella, che coordina l’inchiesta, l’uomo fermato aveva cenato a casa di Delia Zarniscu, 58enne, insieme ad un amico 52enne connazionale. Durante la cena, accompagnata da forti quantità di alcol, il 23enne avrebbe rivolto pesanti attenzioni e avances alla padrona di casa, venendo però respinto dalla donna. Così, visibilmente ubriaco, il giovane si sarebbe precipitato da solo presso l’abitazione della seconda vittima, Maria Rus di 54 anni, che in quel momento si trovava da sola. Qui, accecato dalla rabbia e dall’alcol, il rumeno avrebbe prima picchiato selvaggiamente la donna per poi dar fuoco alla poltrona su cui si trovava, bruciandola viva. Successivamente sarebbe tornato a casa della prima vittima, Delia Zarniscu, sfondando la porta d’ingresso e massacrandola a colpi di suppellettili e oggetti contundenti che si sono ritrovati infranti sul corpo martoriato della donna.

Autopsia conferma: corpi martoriati dalla ferocia dell’assassino

I risultati dell’autopsia, effettuata sui corpi delle due donne, hanno confermato la ferocia e la brutalità dell’assassino, riscontrando su entrambe le salme lesioni multiple e fratture inequivocabilmente riconducibili ad una violenza cieca e spropositata.

Il raptus omicida dopo il rifiuto a cena dalla prima vittima

La ricostruzione effettuata da Procura e Carabinieri, anche grazie alla collaborazione della comunità romena del paese, delinea un quadro agghiacciante. Il 23enne, insieme ad un connazionale 50enne, era stato invitato a cena a casa di Delia Zarniscu. Durante la serata, complice l’alcol, il giovane avrebbe rivolto pesanti attenzioni alla donna che, infastidita, avrebbe buttato fuori entrambi gli ospiti. A questo punto, accecato dalla frustrazione e dall’ira, il 23enne si sarebbe precipitato a casa dell’altra vittima, Maria Rus, approfittando del fatto che era sola. Non è chiaro cosa sia accaduto nell’abitazione, se vi sia stato un approccio violento o addirittura un abuso. Quel che è certo è che la donna è stata selvaggiamente picchiata e data alle fiamme. Compiuto il primo folle gesto, il giovane sarebbe tornato a casa di Delia Zarniscu, sfondando la porta ed infierendo su di lei con una violenza brutale, utilizzando ciò che trovava nell’abitazione per colpirla ripetutamente alla testa e al corpo. Un raptus omicida assurdo e ingiustificabile.

Il killer in carcere si avvale della facoltà di non rispondere

Oggi nel piccolo paese di Naro sarà proclamato il lutto cittadino, come segno di vicinanza ai familiari delle vittime e alla comunità romena. Lo stesso giorno giungeranno i Ris di Messina per effettuare i rilievi nelle abitazioni teatro dell’efferato duplice omicidio. Intanto il 24enne Omar Edgar Nedelkov si trova attualmente nel carcere di Agrigento con le accuse di duplice omicidio e vilipendio di cadavere. Nel corso dell’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. In passato il giovane era già stato accusato di furto e incendio doloso ai danni di una serra per cui lavorava saltuariamente.

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