Chiara Tramontano, sorella di Giulia, racconta al Corriere della Sera il dolore che non passa: la rabbia, il senso di colpa, il processo, e un libro per non dimenticare.
Si toglie la vita con il veleno acquistato dal padre: “Mi serve per un esperimento a scuola”
Stampa articoloA Brescia un 16enne si è tolto la vita dopo avere chiesto al padre di procurargli del nitrito di sodio via internet, spiegando che lo avrebbe utilizzato per un esperimento scientifico a scuola. L’adolescente, però, ha fatto uso di questa pericolosa sostanza in modo estremamente drammatico, ingerendola volontariamente e ponendo fine alla sua giovane vita.
La scelta drammatica
Domenica pomeriggio, 22 ottobre, il giovane è stato scoperto in condizioni disperate nel suo appartamento. Aveva ingerito il nitrito di sodio e aveva inviato un messaggio su WhatsApp alla madre annunciando la sua tragica decisione. Portato d’urgenza all’ospedale di Bergamo, è purtroppo deceduto in poche ore.
Indagini in corso
La terribile morte del sedicenne ha immediatamente attirato l’attenzione delle autorità competenti. I carabinieri stanno ora ricostruendo le circostanze che hanno portato a questa tragedia. Finora, sembra che il giovane non avesse problemi significativi a scuola o con gli amici ma potrebbe aver sofferto a causa di un contesto familiare instabile. Si è chiuso in sé stesso e aveva iniziato a manifestare segni di cupa tristezza.
Il precedente
Pochi mesi fa, un diciannovenne a Trieste si era avvelenato con lo stesso nitrito di sodio, e l’aprile precedente una donna trentenne aveva compiuto lo stesso gesto estremo.