Ultim’ora, “Vi regaliamo 2.800 euro per non lavorare”: state a casa a leggere e vi pagano | Un sogno diventato realtà

Donna che legge in terrazza_Donnaclick
È davvero possibile essere pagati per stare in vacanza? Scopri cosa si nasconde dietro questa proposta incredibile.
In un mondo sempre più frenetico, l’idea di essere pagati per stare a casa suona come pura fantasia. E invece, in un angolo d’Europa questa è realtà. Non stiamo parlando di un esperimento sociale o di un concorso online, ma di un vero e proprio incentivo riconosciuto per legge.
Il tema delle ferie retribuite torna alla ribalta con una proposta che sembra uscita da un sogno. Chi lavora duro tutto l’anno merita una pausa, ma se a questo si aggiunge un “regalo” in busta paga, tutto cambia. Soprattutto quando il regalo è sostanzioso.
La notizia sta rimbalzando su testate e social: diverse aziende sono disposte a pagare migliaia di euro solo per andare in vacanza. E no, non è uno scherzo né una trovata pubblicitaria. È un sistema organizzato, collaudato e perfettamente legale.
Le condizioni? Sono meno complesse di quanto si possa immaginare. Basta avere il giusto contratto e vivere – o trasferirsi – nel posto giusto. Il pacchetto ferie qui non è solo più lungo, ma molto più ricco.
Dove si lavora meno e si guadagna di più (in vacanza)
In alcuni Paesi europei, il concetto di ferie è molto più generoso di quanto siamo abituati a pensare. Esistono settori in cui i dipendenti non solo godono di più giorni di vacanza, ma ricevono anche bonus economici per godersele al meglio. È una forma di tutela contrattuale che premia il tempo libero come parte integrante del benessere lavorativo.
Questi benefit non sono legati a iniziative aziendali isolate, ma sono previsti da contratti collettivi strutturati e fortemente difesi dai sindacati. Il principio è semplice: un lavoratore più riposato è anche più motivato e produttivo. Per questo motivo, il tempo libero diventa un investimento, non un costo. Un modello che sta attirando l’attenzione anche fuori dai confini nazionali.

Ecco dove ti pagano 2.800 euro per startene a casa
Succede in Germania, ma non ovunque. Il bonus ferie da 2.820 euro è riservato ai dipendenti coperti dai contratti collettivi firmati con il sindacato IG Metall, tra i più forti del Paese. I settori che beneficiano di questo trattamento sono quelli della metalmeccanica, automobilistica, elettrica e lavorazione del legno.
Il bonus varia da 186 a 2.820 euro e si somma allo stipendio ordinario durante le ferie. In alcuni casi, può raggiungere il 50% dello stipendio mensile medio. Secondo i dati 2025 dell’archivio WSI della Fondazione Hans Böckler, il 72% dei lavoratori con contratto collettivo riceve questo extra, contro appena il 34% di chi ne è privo.
Non solo soldi: anche i giorni di vacanza aumentano. La legge tedesca garantisce 20 giorni annui, ma con il contratto IG Metall si arriva a 30. Un diritto conquistato grazie agli scioperi tra il 1978 e il 1979, inserito ufficialmente nei contratti dal 1981.