Auto, non bastavano RC e Bollo: introdotta la Tassa RA: pagate 668 euro | Non esistono esenzioni

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Chi possiede un’auto deve affrontare una lunga lista di spese obbligatorie che spesso si accumulano senza preavviso.
Possedere un’auto in Italia è sempre meno una comodità e sempre più un impegno economico pesante. Non bastano più l’acquisto e il carburante: mantenere un veicolo su strada richiede una lista di spese che si allunga ogni anno.
A ogni rinnovo si aggiungono balzelli, controlli, obblighi assicurativi e tecnici che trasformano l’auto da mezzo di libertà a fonte continua di uscite. Tra tasse, manutenzione e obblighi burocratici, il costo annuo per tenere l’auto legalmente in circolazione è diventato per molti quasi insostenibile.
Anche se alcuni costi possono sembrare “una tantum”, come l’immatricolazione o i tagliandi, in realtà la manutenzione obbligatoria è una spesa ciclica che pesa sulle famiglie. Molti automobilisti, infatti, sottovalutano il vero impatto economico di avere un’auto.
Con il tempo, però, la somma di queste spese diventa evidente. Sempre più persone iniziano a considerare l’idea di vendere la propria auto o passare a forme di mobilità alternative. Car sharing, mezzi pubblici e micro-mobilità sono in crescita, proprio perché mantenere un’auto in Italia è ormai insostenibile per molti.
Le spese auto che pesano sul bilancio familiare
Tra le spese obbligatorie imposte per legge ci sono l’assicurazione RC auto, che varia in base alla compagnia, al tipo di veicolo e al profilo dell’assicurato, la revisione periodica e il bollo auto. Quest’ultimo è un’imposta regionale annuale legata al semplice possesso del veicolo, anche se non circola, e va pagato da proprietari, usufruttuari e utilizzatori in leasing. Per i veicoli più potenti (oltre 185 kW) si aggiunge anche il superbollo, un’ulteriore tassa che fa lievitare i costi.
Anche la revisione, spesso considerata una formalità, è in realtà un costo fisso obbligatorio. Deve essere effettuata ogni due anni, e il prezzo varia dai 45 ai 66,80 euro, a seconda che ci si rivolga alla Motorizzazione, all’ACI o a un’officina autorizzata. A questo si aggiungono bollino blu e diritti amministrativi, che fanno lievitare ulteriormente la spesa.

Dopo 10 anni di revisione obbligatoria, il conto è salato
Se si considera che la revisione auto è un controllo tecnico obbligatorio da effettuare ogni due anni, è facile capire quanto questo impegno ricorrente incida sul lungo periodo. Sommando cinque revisioni obbligatorie nell’arco di dieci anni, la spesa complessiva arriva a superare i 660 euro. Un importo che molti automobilisti non percepiscono subito, ma che nel tempo si accumula in modo silenzioso, diventando una voce di costo fissa e inevitabile nel bilancio familiare.
Proprio per l’impatto economico crescente, molti utenti sul web hanno iniziato a chiamarla ironicamente “Tassa RA” – con RA inteso come Revisione Auto – anche se non si tratta di una tassa in senso tecnico. Il punto è che nessuno può evitarla: nemmeno chi guida poco o possiede un’auto recente. E chi non la effettua rischia multe salate e il blocco del veicolo. Un costo ricorrente, obbligatorio e pesante: per molti, una tassa mascherata.