“Aurora non c’è più, ma nessuno parla”, la madre scrive a Meloni e chiede pene più dure per i minori

di Redazione
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Morena, madre di Aurora Tila — la ragazza di 13 anni precipitata da un balcone, la cui morte ha portato all’arresto di un quindicenne accusato di omicidio — ha scritto una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Voglio portare all’attenzione del Governo – ha dichiarato la donna in un’intervista al quotidiano piacentino Libertà – che qui una minorenne cade da un balcone, c’è il suo ex presente e nessuno perde troppo tempo a parlarne. Ho chiesto alla premier di inasprire le pene nei confronti dei minori giudicati colpevoli di reati più gravi, basta a leggi che aprono la porta al rischio che certi reati si ripetano”

Si tratta dell’ex fidanzatino di Aurora, per il quale il 19 giugno il tribunale dei minorenni di Bologna terrà un’udienza per decidere se ammetterlo al rito abbreviato.

“Lui non accettava di essere lasciato – ha concluso la donna – proprio come è accaduto alla povera Martina di Afragola. Mi ha figlia ha detto basta tre volte, l’aveva bloccato sullo smartphone: ‘Da oggi inizierà la mia vendetta’ è il messaggio che è riuscito a farle avere. Non abbiamo ancora ascoltato nessuna ammissione di colpa. La mia speranza è che che venga presto il giorno che quel ragazzo racconti i fatti”. 

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