Sanremo 2022, La Rappresentante di Lista: perché si chiamano così?

di Manuela Zanni


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La Rappresentante di Lista, uno dei 25 Big in gara a  Sanremo 2022,   ha un nome piuttosto singolare: sapete perché il duo formato da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina si chiama così?  Dopo l’esperienza più che soddisfacente dello scorso anno, La Rappresentante di Lista torna in gara al Festival di Sanremo, presentando il brano Ciao Ciao. Scopriamo qualche curiosità sui due, soprattutto sulle motivazioni che li hanno spinti a scegliere questo nome che fin dal primo impatto ha attirato le attenzioni degli appassionati di musica.

La Rappresentante di Lista, perché si chiamano così


La Rappresentante di Lista  è un duo musicale che nasce nel giugno 2011 dall’unione di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina. I due s’incontrano in provincia di Palermo, durante le prove dello spettacolo teatrale Educazione Fisica. La donna, originaria di Viareggio, si era trasferita in Sicilia per frequentare un corso di teatro di Emma Dante, dopo aver lasciato la facoltà di Giurisprudenza. L’uomo invece si era laureato in Medicina.

L’incontro tra Veronica e Dario

I due dunque decidono di unire le proprie carriere artistiche e nel giugno 2011 nasce La Rappresentante di Lista. Il nome, abbastanza particolare, viene dal fatto che Veronica, per poter votare fuori sede al referendum abrogativo del 2011 in tema di energia nucleare, decide di iscriversi come rappresentante di lista di uno dei vari partiti politici coinvolti. Da qui, dunque il nome del duo, che nel 2014 ha realizzato il suo primo album in studio.

Carriera de “La Rappresentante di Lista”

Da quel momento, La Rappresentante di Lista ha realizzato quattro album in studio, impegnandosi anche in altri progetti come la recitazione, sia a teatro con Anatomia fantastica che in televisione con la serie Il cacciatore, che l’editoria, con la pubblicazione del libro Maimamma. Ora, i due sono pronti a ripetere l’esperienza dello scorso anno, concorrendo di nuovo al Festival di Sanremo.

La Rappresentante di Lista e la nuova canzone a Sanremo 2022

“Avevamo tanta energia e una voglia incredibile di condividere questa canzone, è stata una bella esplosione, siamo contenti”. Così Veronica Lucchesi, che con il suo collega Dario Mangiaracina, forma il duo La rappresentante di lista. Insieme hanno portato Ciao ciao sul palco dell’Ariston nel corso della prima serata del Festival di Sanremo. “È una canzone nata per caso, in un momento in cui non immaginavamo di scrivere un brano per Sanremo”, spiega Dario. “Eravamo a ottobre dello scorso anno, alla fine del tour, in un momento di relativo relax. Avevamo deciso di fare una session con la nostra band, giusto per ritrovarci un attimo con calma, stare in sala prove, trovare un nuovo sound e il terzo giorno, sopra una base che iniziavamo a costruire, è nata Ciao, ciao. È nata insomma in maniera molto spontanea e il fatto che poi sia arrivata a Sanremo è stata una bellissima sorpresa, grazie al lavoro del nostro management”.


“Anche il ritornello”, racconta Veronica, “è nato durante la session con la band. Eravamo lì che ci stavamo divertendo con la nostra band, suonando batteria, basso, sintetizzatori, io che provavo a tirare fuori le rime una dopo l’altra, eravamo molto divertiti. A un certo momento, come mi piace fare, ho pensato al corpo, alla fisicità. In questo momento di crisi in cui crollano le certezze, è un po’ come se anche il tuo corpo cadesse a pezzi. Quindi dici Ciao, ciao anche alle tue parti del corpo che in quel momento lì subiscono questo trauma della fine del mondo. Allora con le mani, allora con i piedi, ho iniziato a inserirle una dopo l’altra. Lì è stato un susseguirsi di risate, però funzionava”, ricorda la cantante.

Penso che il brano piacerà ai bambini”, ipotizza Dario. “Mi sembra come uno di quei pannelli scolastici con tutte le parti anatomiche, per la didattica a distanza, per scoprire le parti del corpo, consigliamo Ciao, ciao a tutte le nuove generazioni. La parolaccia secondo me farà scompiglio, perché il bambino non vede l’ora di dirla”.

Vorrei chiedere ai nostri amici Colapesce e Dimartino cosa pensano dei tormentoni, li chiamerò per chiedere loro se dobbiamo essere felici che possa diventare un tormentone, questo brano”, scherza Dario. Veronica non sa cosa aspettarsi, dalla canzone e si dice molto curiosa di scoprirlo. “Non so come verrà accolta nei prossimi giorni, il tipo di reazione che scopriremo di serata in serata, ogni volta che la reinterpreteremo. È una canzone che deve crescere e prendere vita nel sentire della gente. Non abbiamo scritto la canzone pensando di metterci la parola ‘culo’, andare a Sanremo e cantarla. Mi pare sdoganata. Io la vedo nella sua accezione tenera, non la percepisco come una parolaccia” hanno concluso.

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